Quanto sono costate le ricerche del Titan e chi paga il conto
A farsi carico delle spese potrebbero essere gli Stati coinvolti nelle operazioni (Usa, Canada e Francia soprattutto)
Il sommergibile Titan è imploso e i cinque occupanti sono purtroppo deceduti. Una vicenda che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per giorni, nella speranza di riuscire a ritrovare vivi i passeggeri. Le ricerche sono state imponenti e hanno mobilitato parecchi mezzi (droni, navi, aerei e sistemi avanzatissimi), con costi ingenti. Ma chi li sosterrà?
Le ricerche del Titan sono costate milioni di dollari
Le ricerche del Titan, il sottomarino che offriva la possibilità di visitare il relitto del Titanic, sono durate tre giorni. Secondo una prima stima sono stati spesi circa milioni di dollari (almeno 6, parrebbe al momento).
L'area di ricerca era mastodontica: circa 26.000 chilometri quadrati, scendendo a una profondità di circa 4.000 metri. Per l'avvio delle ricerche è stata impiegata una decina di navi.
Dopo le prime ore, quando tra martedì 20 e mercoledì 21 giugno 2023, sono stati captati rumori dal fondale marino, sono state intensificate le ricerche, che hanno coinvolto principalmente gli Stati Uniti, che hanno inviato aerei dell'esercito e un drone acquatico capace di mostrare immagini nitide fino a oltre 6.000 metri sott'acqua.
Chi pagherà le ricerche del Titan
A fare una prima stima di costi e di chi pagherà è stato Paul Zukunft, ammiraglio in pensione della Guardia Costiera statunitense, che ha spiegato a Business Insider che è improbabile che venga chiesto all'operatore del sottomarino scomparso di pagare. Non è infatti questo il modo di procedere statunitense. E dunque è possibile che a pagare siano i Paesi che hanno partecipato alle ricerche - in sostanza i contribuenti - ovvero Stati Uniti, Canada e Francia su tutti.
Effettivamente, come ha spiegato Zukunft, "non è diverso da quando un privato esce in mare e la sua barca affonda. La Guardia Costiera esce a salvarlo e poi non gli presenta il conto". Da escludere, dunque, anche che i costi possano gravare sui parenti delle vittime.
Possibili cause?
La questione, però, potrebbe avere anche strascichi legali. Perché il sottomarino Titan non aveva certificazioni ufficiali e i passeggeri erano consapevoli del rischio che correvano. E dunque i Paesi coinvolti potrebbero anche pensare di fare causa a OceanGate, la società che organizza i viaggi alla ricerca del relitto del Titanic.
Zukunft non esclude peraltro che dopo questo episodio qualcosa possa cambiare a livello legislativo, come era accaduto nello Stato del New Hampshire dove nel 2008 venne approvata una legge per richiedere il pagamento dei soccorsi nel caso le autorità ritenessero negligente la persona o le persone salvate. Un po' quello che si dice da noi quando il Soccorso Alpino interviene per recuperare alpinisti che scalano le montagne senza le dovute attrezzature e competenze e rimangono bloccati.
L'impressione è che qualunque cosa accada non mancheranno le polemiche.