A scortare la Flotilla per Gaza il Governo italiano ha inviato la fregata Alpino (F594), una delle unità più moderne della Marina Militare italiana. Appartenente alla classe FREMM (Fregata Europea Multi-Missione), rappresenta un’eccellenza tecnologica in grado di operare in diversi scenari, con particolare specializzazione nella guerra antisommergibile. Ma quanto ci costa?
Quanto costa mantenere in mare la fregata Alpino?
Il tema dei costi di gestione delle fregate FREMM è spesso al centro del dibattito. Non esistono cifre ufficiali e trasparenti, ma alcune stime parlano di circa 100.000 euro al giorno, calcolati tenendo conto del personale e delle spese operative. Altre valutazioni variano invece tra i 30.000 e i 300.000 euro giornalieri, a seconda dei criteri adottati per i conteggi. In ogni caso, è evidente che si tratta di un impegno economico molto elevato, sostenuto per garantire sicurezza, deterrenza e supporto alle missioni internazionali.
Un’idea ce la si può fare analizzando i dati pubblici dell’Operazione Mare Nostrum, 9,3 milioni al mese, all’incirca 300.000 euro al giorno.
Caratteristiche tecniche e equipaggio
La fregata Alpino è lunga 144 metri e può ospitare un equipaggio di circa 168 militari. È stata costruita da Fincantieri presso lo stabilimento di Riva Trigoso e varata il 13 dicembre 2014. Successivamente è stata trasferita al Muggiano (La Spezia) per l’allestimento e i collaudi, prima della consegna ufficiale alla Marina Militare, avvenuta nel 2016. Dal 22 gennaio 2018 la nave è assegnata alla Seconda Divisione Navale con base a Taranto.
Il nome e il motto: un legame con gli Alpini
La nave prende il nome “Alpino” in onore del celebre corpo dell’Esercito Italiano, simbolo di sacrificio e coraggio. Durante la cerimonia del varo, l’allora Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, sottolineò il forte legame interforze tra Marina ed Esercito.
Il motto scelto per la fregata è “Di qui non si passa”, lo stesso degli Alpini e del 10° reggimento, coniato nel 1888 dal generale Luigi Pelloux durante una parata militare a Roma.
La madrina del varo fu Maria Rosa Solimano, cugina del sergente maggiore Francesco Solimano, alpino caduto sul fronte russo e insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Armamenti e sistemi di difesa
La fregata Alpino dispone di un equipaggiamento all’avanguardia per affrontare diverse minacce. Tra i principali armamenti troviamo:
- 2 cannoni OTO Melara 76/62 SR con kit Davide
- 2 mitragliere OTOBreda da 25 mm
- Sistema missilistico SAAM-ESD con lanciatore verticale a 16 celle, compatibile con missili Aster 15 e Aster 30.
Queste dotazioni rendono l’unità altamente versatile, capace di svolgere ruoli di scorta, difesa aerea e supporto in missioni internazionali.
Le missioni della fregata Alpino
Negli ultimi anni, la fregata Alpino è stata impiegata in numerose operazioni nel Mediterraneo e in scenari internazionali complessi.
Recentemente è stata coinvolta nell’operazione “Mare Sicuro”, che prevede attività di pattugliamento, sicurezza marittima, esercitazioni e boarding di mercantili nel Mediterraneo orientale. Ha partecipato, per citare un caso, a un’esercitazione con la portacontainer Jolly Verde sotto il comando della Marina per l’ispezione in mare.
Nell’estate 2024, la fregata Alpino faceva parte del Carrier Strike Group italiano, insieme alla portaerei Cavour. Ha transitato verso l’Asia-Pacifico, con tappe come Singapore e partecipato all’esercitazione aerea “Pitch Black 2024” in Australia.
Quanto è utile scortare la Flotilla?
Per la tipologia di nave che è l’Alpino, scortare una flottiglia (che sia quella per Gaza o qualsiasi altra) è spesso più “militarmente utile” rispetto a missioni di mera presenza o diplomazia navale, perché sfrutta pienamente i sistemi di difesa integrata della nave. D’altro canto, le missioni di presenza hanno un valore politico-diplomatico che può essere altrettanto importante per la proiezione di influenza italiana.
Tuttavia, come ricordato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, l’azione della nave è limitata al rispetto del diritto internazionale: al di fuori delle acque internazionali non è possibile garantire la protezione totale delle imbarcazioni.