DIMOSTRAZIONE DI FORZA

Putin, Xi e Kim seduti uno accanto all’altro alla parata militare in Cina

Il 3 settembre i leader di Russia e Corea del Nord in piazza Tienammen. Un messaggio all'Occidente

Putin, Xi e Kim seduti uno accanto all’altro alla parata militare in Cina

Una fotografia destinata a fare il giro del mondo: Vladimir Putin, Xi Jinping e Kim Jong Un seduti uno accanto all’altro nella tribuna d’onore di piazza Tienanmen, a Pechino. Sarà l’immagine simbolo della grande parata militare del 3 settembre, organizzata per celebrare l’80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale nel Pacifico e della resa del Giappone.

La mossa di Pechino

Per la Cina non si tratta solo di una ricorrenza storica. La scelta di invitare i due leader più isolati dall’Occidente, Putin e Kim, e di mostrarli al mondo insieme al presidente cinese ha un chiaro valore politico. È un messaggio diretto a Washington e agli alleati, una dimostrazione di forza e di unità tra Paesi che condividono sanzioni, isolamento e rivalità con gli Stati Uniti.

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Xi Jinping e Vladimir Putin

Secondo Pechino, come ha spiegato il viceministro degli Esteri Hong Lei, l’obiettivo è “consolidare e sviluppare l’amicizia tradizionale” con Pyongyang e rafforzare i legami con Mosca, partner strategici in una fase di grande turbolenza internazionale.

Kim, il ritorno sotto i riflettori

Particolarmente significativa è la presenza del leader nordcoreano. Per Kim Jong Un sarà la prima volta a una parata militare in Cina e il suo primo viaggio a Pechino dal 2019. Dopo anni di isolamento e un rapporto apparentemente sbilanciato verso la Russia, la sua partecipazione viene letta come segnale di riavvicinamento a Pechino.

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Kim Jong Un

Il suo ultimo viaggio all’estero risale al settembre 2023, quando incontrò Putin a Vladivostok per discutere di cooperazione militare e strategica. Oggi, seduto accanto a Xi e allo stesso Putin, Kim ottiene visibilità e legittimità internazionale, tornando protagonista sul palcoscenico globale.

Una parata spettacolare

La cerimonia del 3 settembre promette di essere una delle più imponenti degli ultimi anni. Decine di migliaia di soldati sfileranno in piazza Tienanmen, accompagnati da carri armati, sistemi missilistici, caccia di ultima generazione e persino armi ipersoniche.

Un grande spettacolo che non è soltanto memoria storica, ma anche un’occasione per la Cina di mostrare la propria potenza militare e tecnologica.

Nessun leader occidentale sarà presente: tra i 26 capi di Stato attesi, l’unico rappresentante dell’Unione Europea sarà il premier slovacco Robert Fico, già visto anche alle celebrazioni della “Giornata della Vittoria” a Mosca.

Per XI una vittoria diplomatica

Per Xi Jinping l’evento è una mossa diplomatica cruciale. Mostrando di poter riunire Putin e Kim sul proprio territorio, il leader cinese ribadisce il ruolo di Pechino come attore geopolitico centrale. Non solo potenza economica, ma anche arbitro e mediatore tra due Paesi considerati paria dall’Occidente.

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Xi Jinping

La tempistica non è casuale: entro fine anno Xi potrebbe incontrare Donald Trump, che ha lasciato intendere la volontà di rivedere Kim Jong Un. Presentarsi a quel vertice con l’immagine di “ospite e garante” dei rapporti con Mosca e Pyongyang rappresenta per Pechino un notevole vantaggio negoziale.

Un segnale a Washington

L’immagine di Putin, Xi e Kim fianco a fianco sarà dunque più di una semplice fotografia commemorativa: sarà un messaggio all’Occidente. Da Pechino, la Cina intende far sapere agli Stati Uniti che la sua influenza non si limita all’Asia, ma si estende ai due dossier più spinosi per Washington: la guerra in Ucraina e il nucleare nordcoreano.