Putin: "La riconciliazione con l'Ucraina è inevitabile" (ma nel frattempo bombarda Kiev)
Nella stessa intervista, insiste nel dipingere l’inizio della guerra come un’azione forzata

Mentre Kiev brucia sotto gli attacchi russi, Vladimir Putin sceglie la vetrina di un documentario celebrativo per parlare di riconciliazione. Alla luce dei continui attacchi, sembra più che altro una presa in giro.
Putin: "La pace è inevitabile"
“La pace con il popolo ucraino è inevitabile, è solo questione di tempo”, afferma il presidente russo.
Il leader del Cremlino lo ha dichiarato nel film “Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni” prodotto dalla tv Rossiya1. Ma attualmente, la cronaca racconta altro tra attacchi, feriti, morti e sirene che squarciano la notte.

Soltanto nelle ultime ore, si è verificato l'ennesimo raid a Kiev. Almeno sette persone sono rimaste ferite inclusi due minori di 14 e 17 anni colpiti da detriti. Ci sarebbe anche una vittima tra i civili.
L'intervista alla tv nazionale
Putin, nell'intervista al giornalista Pavel Zarubin, insiste nel dipingere l’inizio della guerra come un’azione forzata, quasi dolorosa, “non prevista”. Un intervento che la Russia avrebbe cercato di evitare credendo negli accordi di Minsk.
Sostiene di aver voluto risolvere pacificamente il problema del Donbass e afferma che l'azione militare del 2014 era necessaria per proteggere Crimea e Sebastopoli. Inoltre, nell'intervista, ha rassicurato che “non ci sarà bisogno di armi nucleari” per raggiungere l'obiettivo russo.
Continuano gli attacchi
Per la pace con il popolo ucraino è questione di tempo, lo ha detto lo zar. Si ma di quanto tempo parlava? Perché la realtà sul campo è sempre più terribile.
Oltre 1.180 droni kamikaze, 1.360 bombe aeree e 10 missili lanciati solo in una settimana. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky. Nel frattempo, la diplomazia si muove a rilento.
Il presidente Usa Donald Trump è stanco di non vedere i risultati della sua mediazione e sta perdendo le speranze, “forse la pace non è possibile".