il "contro evento" di zelensky

Putin annuncia una tregua di tre giorni per l'anniversario del Giorno della Vittoria. Zelensky: "Stop al fuoco immediato e per un mese"

La Russia ferma le ostilità e invita l'Ucraina a fare altrettanto, la replica di Kiev: "Se la guerra potesse essere fermata ora e la tregua mantenuta per 30 giorni, sarebbe un vero passo avanti, non solo un gesto per una parata"

Putin annuncia una tregua di tre giorni per l'anniversario del Giorno della Vittoria. Zelensky: "Stop al fuoco immediato e per un mese"
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In occasione dell’80° anniversario del Giorno della Vittoria, il presidente russo Vladimir Putin ha proclamato un cessate il fuoco temporaneo, sottolineando motivazioni di carattere umanitario. Secondo quanto diffuso attraverso il canale Telegram ufficiale del Cremlino, su ordine diretto del Comandante supremo delle Forze Armate, tutte le operazioni militari russe saranno sospese dalla mezzanotte tra il 7 e l’8 maggio fino alla mezzanotte tra il 10 e l’11 maggio 2025.

A stretto giro arriva la risposta del leader ucraino, Volodomyr Zelensky: "Tregua immediata e per un mese".

Putin annuncia una tregua per l'80° anniversario del Giorno della Vittoria

La leadership russa si aspetta che anche l'Ucraina rispetti questa tregua. Tuttavia, Mosca ha chiarito che qualsiasi violazione da parte delle forze ucraine riceverà una "risposta adeguata ed efficace". Il comunicato ufficiale ribadisce inoltre la disponibilità della Federazione Russa a intraprendere negoziati di pace, senza condizioni preliminari, con l’obiettivo di affrontare le cause profonde della crisi in Ucraina e di promuovere una cooperazione costruttiva con la comunità internazionale.

Il 9 maggio: significato storico e valore simbolico per la Russia

La parata militare del 9 maggio, celebrata in ricordo della firma della resa da parte della Germania nazista nel 1945, rappresenta uno degli eventi più emblematici per la Federazione Russa, carico di un fortissimo valore politico e culturale. Anche nei momenti più critici, come durante il picco della pandemia di COVID-19 nel 2020 – quando la celebrazione fu posticipata di un mese – o durante l’attuale conflitto in Ucraina, la Russia ha sempre mantenuto questo appuntamento, almeno nella sua versione principale che si tiene a Mosca.

Quest'anno, il clima attorno alla celebrazione si è ulteriormente surriscaldato sul piano diplomatico.

La risposta di Kiev

Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga ha commentato su X la dichiarazione unilaterale da parte di Putin di una tregua di tre giorni dall'8 maggio.

"Se la Russia vuole davvero la pace, dovrebbe cessare immediatamente il fuoco. Perché aspettare fino all'8 maggio? Se la guerra potesse essere fermata ora e la tregua mantenuta per 30 giorni, sarebbe un vero passo avanti, non solo un gesto per una parata".

La posizione della Casa Bianca

"Il presidente Trump vuole una tregua russo-ucraina permanente": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca nel suo briefing. Leavitt ha detto ai giornalisti che Trump è sempre più frustrato da Vladimir Putin e da Volodymyr Zelensky e che entrambi devono sedersi al tavolo delle trattative per porre fine alla guerra. La portavoce ha riconosciuto che Putin ha proposto un nuovo cessate il fuoco temporaneo  ma ha ribadito che il presidente Trump vuole un cessate il fuoco permanente.

Putin annuncia una tregua di tre giorni per l'anniversario del Giorno della Vittoria. Zelensky: "Stop al fuoco immediato e per un mese"
Incontro Trump Zelensky a San Pietro

L’avvertimento dell’Unione Europea e le tensioni con Mosca

Kaja Kallas, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ha messo in guardia i leader europei sui rischi politici derivanti da una loro eventuale partecipazione alla parata moscovita. In dichiarazioni rilasciate ai giornalisti, Kallas ha precisato che la presenza di rappresentanti europei a Mosca non sarebbe vista "con leggerezza", alla luce del conflitto ancora in corso e della guerra su larga scala che la Russia sta conducendo nel continente europeo.

Putin annuncia una tregua per l'80° anniversario del Giorno della Vittoria: quali leader voleranno a Mosca?
Kaja Kallas

Sebbene il suo messaggio fosse indirizzato in generale ai Paesi membri, l’avvertimento sembrava rivolto in particolare ai premier ungherese Viktor Orbán e slovacco Robert Fico, entrambi invitati ufficialmente dal Cremlino. Secondo indiscrezioni, Orbán non dovrebbe presenziare alla parata, mentre Fico sembra intenzionato a partecipare. Kallas ha voluto inoltre ricordare che anche i Paesi candidati all'adesione all’Unione Europea dovrebbero ponderare bene ogni decisione di presenza a Mosca.

Reazioni indignate

Le parole di Kallas non sono rimaste senza risposta. Il Cremlino ha denunciato l’intervento come una forma di "euronazismo", accusando l’Unione Europea di intolleranza politica. Robert Fico, dal canto suo, ha risposto con fermezza, affermando che nessuno può impedirgli di rendere omaggio ai soldati dell’Armata Rossa caduti per liberare la Slovacchia durante la Seconda guerra mondiale.

Putin annuncia una tregua per l'80° anniversario del Giorno della Vittoria: quali leader voleranno a Mosca?
Robert Fico

"È inaccettabile che qualcuno mi dica dove posso o non posso recarmi – ha dichiarato Fico –. Andare a Mosca per onorare i caduti non è un crimine. L’avvertimento di Kallas è un tentativo di ricatto o una minaccia di ripercussioni al mio ritorno? Siamo nel 2025, non nel 1939. È necessario aprire una seria riflessione all'interno dell’Unione Europea sulla reale essenza della democrazia, specialmente alla luce degli eventi politici recenti in Romania, in Francia e delle rivoluzioni di piazza (‘Maidan’) sostenute dall’Occidente in Georgia e Serbia."

Zelensky lancia il "contro-evento" europeo

Sul fronte ucraino, il presidente Volodymyr Zelensky ha colto l'occasione per lanciare una sua iniziativa diplomatica alternativa. Ha invitato i leader europei a prendere parte a un "contro-evento" che si terrà anch'esso il 9 maggio. L'obiettivo dichiarato è quello di dimostrare, sul piano internazionale, una prova di unità e forza contro la narrazione russa. L’invito, esteso anche ai ministri degli Esteri dell’Unione Europea tramite l’ambasciatore plenipotenziario ucraino Andrii Sybhia, punta a contrastare simbolicamente la parata di Mosca.

Attesi a Mosca una ventina di leader mondiali

Secondo fonti ufficiali del Cremlino, alla parata del 9 maggio dovrebbero partecipare circa venti leader internazionali. Fra i nomi che circolano figurano il presidente cinese Xi Jinping, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il leader venezuelano Nicolás Maduro e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

Putin annuncia una tregua per l'80° anniversario del Giorno della Vittoria: quali leader voleranno a Mosca?
Xi Jinping, presidente della Cina

La stampa russa ha inoltre riferito di inviti estesi a India e Israele, ma al momento non sono arrivate conferme ufficiali da parte dei rispettivi governi.

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