Prima donna (e di Sinistra) presidente in Messico, ma in queste elezioni uccisi 38 candidati
Claudia Sheinbaum ha vinto le elezioni messicane, mai così contraddistinte dalla violenza
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Claudia Sheinbaum ha vinto le elezioni presidenziali in Messico. Sarà la prima donna presidente del Messico, con Xóchitl Gálvez e Jorge Álvarez Máynez al secondo e terzo posto. La presidente ha conquistato oltre il 63% dei voti. Il Messico ha ospitato le elezioni più grandi e violente della sua storia, con oltre 98 milioni di elettori e 38 candidati uccisi.
Claudia Sheinbaum presidente del Messico
Claudia Sheinbaum è nata il 24 giugno 1962 a Città del Messico da una famiglia di scienziati di origine ebrea sefardita emigrati in Messico nel 1940 dalla Bulgaria. Cresciuta in un quartiere borghese, dal 1987 al 2016 è stata sposata con il politico Carlos Ímaz Gispert col quale ha avuto una figlia, Mariana, nata nel 1988. Nel 2023 si è sposata in seconde nozze con Jesús María Tarriba Unger, un analista di rischi finanziari della Banca del Messico.
Sin da giovane si è occupata di politica. "Sono una figlia del Sessantotto", ha più volte ripetuto. E infatti ha iniziato dai movimenti di solidarietà con le lotte operaie e contadine. Tra il 2000 e il 2006 ha ricoperto il ruolo di Segretario dell'Ambiente nel governo dell'allora capo di Città del Messico Andrés Manuel López Obrador.
È stata a capo del governo di Città del Messico tra il 2018 e il 2023.
Elezioni violente: 38 candidati uccisi
Le elezioni presidenziali in Messico si sono distinte anche per l'elevato tasso di violenza. Sono stati ben 38 i candidati uccisi durante una campagna elettorale all'insegna del sangue. Omicidi iniziati nelle scorse settimane e durati sino a poche ore dall'apertura delle urne. Centinaia i candidati aggrediti e molti quelli che si sono ritirati nel tempo, temendo per la propria vita.
Le violenze sono riconducibili alle bande criminali e ai cartelli dei narcotrafficanti, da sempre molto influenti nella politica e nella vita del Paese.
Una violenza che non si è fermata neppure dopo il voto. Nelle scorse ore Yolanda Sánchez Figueroa, sindaco di Cotija, una città del Messico occidentale, è stata assassinata a colpi d'arma da fuoco.