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Presidenziali in Francia: "Sei filo Putin", Macron accusa Le Pen

Un faccia a faccia di 2 ore e mezzo in diretta tv a 4 giorni dal ballottaggio: secondo i primi sondaggi è stato il leader uscente ad essere più convincente.

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Emmanuel Macron e Marine Le Pen si sono sfidati ieri, 20 aprile 2022, in un faccia a faccia televisivo, a quattro giorni ballottaggio presidenziale. Il leader uscente affonda sull'avversaria, accusandola di "dipendere da Putin". La rappresentante di estrema destra ha tentato di mostrarsi meno aggressiva e più riflessiva del solito; al contrario Macron ha incalzato con determinazione.

Macron è arrivato in prima posizione al primo turno, raccogliendo il 27,8% dei voti, mentre Le Pen si è fermata in seconda posizione al 23,1%. L’affluenza è stata del 73,7%. Il secondo turno sarà domenica 24 aprile.


Corsa all'Eliseo: dibattito tv Macron-Le Pen

Un faccia a faccia di 2 ore e mezzo in diretta tv a 4 giorni dal ballottaggio: l’inquilino uscente dell’Eliseo, Emmanuel Macron, e la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen si sono affrontati nella serata di ieri.

Il presidente uscente ha attaccato la sfidante sul tema della guerra in Ucraina:

"I tuoi interessi sono legati a quelli del potere russo. Dipendi dal potere russo e da Putin" ha incalzato Macron riferendosi a un prestito ottenuto da una banca russa da parte di Le Pen.

"Se sono stato costretta ad andare a fare un prestito all’estero è perché nessuna banca francese ha accettato di concedermelo. Sono una donna assolutamente libera" ha ribattuto l'avversaria, sottolineando come ai tempi il ministro dell’Economia in Francia fosse proprio lo stesso Macron.

Macron padrone del medium

Il fondatore di En Marche è apparso più tranquillo e a proprio agio, la sfidante - pur cominciando per sorteggio il dibattito con l'argomento preferito - è sembrata più incerta nei botta e risposta. Impressione confermata dal primo sondaggio pubblicato dopo il dibattito tv, dell'istituto Elabe per Bfm-Tv: il 44enne è stato giudicato il più convincente dal 59% degli intervistati, Le Pen dal 39%.

Macron è stato il primo dei due contendenti ad arrivare, sorridente e tranquillo, negli studi della trasmissione. Ha scambiato qualche battuta con i presentatori, poi è andato ad accogliere, con un sorriso e una stretta di mano, l'avversaria, visibilmente tesa all'ingresso. I due si sono poi seduti ai rispettivi tavoli e la sfida è cominciata.

Ai primi scontri sul potere d'acquisto, tema preferito da Marine Le Pen per la sua campagna elettorale, la candidata della destra ha denunciato le prime incertezze. Soprattutto quando Macron ha attaccato: "Madame Le Pen, nel suo programma non appare nemmeno una volta la parola 'disoccupazione'". Le Pen ha reagito con la proposta del suo programma che prevede di "restituire fra 150 e 200 euro al mese per ogni nucleo familiare".

Ma le scintille vere sono arrivate quando è planato sul dibattito il tema della guerra in Ucraina e del ruolo della Francia. Soprattutto quando Macron ha accusato Le Pen di essere "dipendente dal potere russo". E, di conseguenza, né lei né altri del suo partito possono essere credibili "quando ci fossero decisioni difficili da prendere", ha aggiunto.

È seguito lo scontro sull'Europa, con la leader di destra che ha ribadito la posizione del suo partito: "Non c'è un popolo europeo, non c'è una sovranità europea, è lei, Monsieur Macron, che vuole parlare di sovranità europea e non di sovranità francese". "Voi non lo dite - ha incalzato Macron - ma volete far uscire la Francia dall'Unione europea". "Noi vogliamo l'Europa delle nazioni", ha risposto Le Pen. "Quindi diciamo che dite bugie su quello che proponete", ha replicato Macron.

E quando Marine Le Pen ha ripreso il tema della "preferenza nazionale" nell'assunzione dei lavoratori, Macron ha ribadito che si tratterebbe "della fine della libera circolazione delle persone e delle merci".

Il tema ucraino e l'ambiente

In merito al conflitto in corso la candidata del Rassemblement esprime "solidarietà e compassione assoluta", al popolo ucraino parlando di un’aggressione "non ammissibile" da parte della Russia, dando il suo appoggio all’adozione di sanzioni ma non a quelle su gas e petrolio perché "non faranno male alla Russia che venderà ad altri Paesi mentre faranno molto male alla Francia".

Macron punta molto sul clima, consapevole che il tema potrebbe garantirgli i voti dei più giovani. Ed è proprio su questo argomento che i due tornano a punzecchiarsi, con il favorito nei sondaggi che accusa Le Pen di essere “climatoscettica”, la quale ribatte coniando il termine “climato-ipocrita” nei confronti dell'avversario, reo di portare avanti "il peggio dell’ecologia punitiva".

Secondo molti analisti politici il dibattito andato in scena ieri sera non sposterà di molto le intenzioni di voto che indicano Macron riconfermato nel ruolo.

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