NELLA NOTTE

Portavoce Israele "Partita l'invasione di Gaza city via terra coi carri armati"

Approvato anche il nuovo insediamento dei coloni che spaccherebbe in due la Cisgiordania, Onu e Italia contrarie (per Trump invece Netanyahu eroe di guerra)

Portavoce Israele "Partita l'invasione di Gaza city via terra coi carri armati"
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Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il generale di brigata Effie Defrin, ha confermato l’avvio della prima fase dell’invasione terrestre di Gaza City.

“Abbiamo avviato le operazioni preliminari e le prime fasi dell’attacco: le nostre forze controllano già la periferia della città”, ha dichiarato in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato di accelerare le operazioni per conquistare le ultime roccaforti di Hamas. Nelle prossime settimane, l’Idf prevede di mobilitare 60.000 riservisti, con ulteriori 20.000 entro la fine del mese. Secondo il ministro della Difesa Israel Katz, il piano prevede la mobilitazione di cinque divisioni, da impiegare in tre ondate, la prima delle quali fissata per il 2 settembre.

Israel Katz

Nella notte, centinaia di palestinesi hanno iniziato a lasciare i sobborghi di Zeitoun e Sabra, dirigendosi verso la parte nordoccidentale di Gaza City. Le truppe israeliane stanno operando anche a Jabalia, preparando l’avanzata per l’occupazione.

Le reazioni di Hamas

Hamas ha accusato Israele di mostrare “palese disprezzo” per gli sforzi di mediazione internazionale. In una nota, il gruppo ha dichiarato che mentre aveva accettato la proposta presentata dai mediatori Egitto e Qatar, Israele ha scelto di continuare la guerra.

Hamas ha inoltre invitato i mediatori a esercitare la massima pressione su Israele per fermare quella che definisce una “guerra di sterminio contro il popolo palestinese”, attribuendo responsabilità anche agli Stati Uniti.

L’ONU: “Rischio nuove sofferenze e sfollamenti”

Le Nazioni Unite hanno criticato con forza l’operazione israeliana. Il portavoce Stephane Dujarric ha avvertito che l’attacco provocherà “un altro massiccio spostamento di persone già sfollate più volte dall’inizio del conflitto” e che a Gaza City si trovano ancora civili e personale umanitario.

Il segretario generale Onu Antonio Guterres

Anche il segretario generale António Guterres ha chiesto un cessate il fuoco immediato e la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi. Ha inoltre sollecitato Israele a revocare i piani di costruzione in Cisgiordania, definiti “una minaccia esistenziale alla soluzione dei due Stati”.

Insediamenti in Cisgiordania

Parallelamente, Israele ha approvato la costruzione di 3.400 unità abitative nell’area E-1 in Cisgiordania. Un progetto che, secondo l’ONU, separerebbe Ramallah da Betlemme e taglierebbe in due” la Cisgiordania, compromettendo la contiguità territoriale palestinese e la prospettiva di uno Stato unitario. L’insediamento andrebbe ad affiancarsi a quello già esistente di Ma’ale Adumim, popolato da circa 40.000 coloni.

Trump: "Netanyahu eroe di guerra"

Sul fronte statunitense, invece, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha elogiato Netanyahu, definendolo un “eroe di guerra e paragonando sé stesso allo stesso ruolo per il supporto militare fornito a Israele.

Netanyahu torna dagli Usa: parla di possibile tregua vicina e conferma 20 ostaggi ancora vivi
Donald Trump e Benjamin Netanyahu

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato invece che l’Italia è “assolutamente contraria all’occupazione di Gaza” e ha ribadito la necessità di arrivare a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi.