MEDIO ORIENTE

Piano di Pace per Gaza, ore decisive: Netanyahu e Hamas “glissano” su alcuni dei 20 punti di Trump

Il premier israeliano fa resistenza riguardo al ritiro dell’esercito da Gaza, i palestinesi per ora fanno finta di nulla sul disarmo. Intanto i 26 rientrati dalla Flottilla hanno parlato di privazione del sonno e dell'acqua potabile

Piano di Pace per Gaza, ore decisive: Netanyahu e Hamas “glissano” su alcuni dei 20 punti di Trump

Si continua a morire nella Striscia di Gaza, malgrado il Piano di Pace di Trump (in copertina, Gaza city rasa al suolo).

Piano di Pace per Gaza, ore decisive

Un piano accettato da entrambe le parti, ma con riserve.

Il Governo Netanyahu e Hamas giocano ancora a far finta di non aver compreso del tutto i 20 punti stilati dal Presidente Usa per cercare di mostrarsi forti con i rispettivi fronti interni, ma la sensazione è che finalmente la tregua sia a un passo dalla meta.

Al Jazeera dà notizia di almeno 70 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore, tra loro anche molti civili, al tempo stesso secondo Axios Israele avrebbe accettato il cessate il fuoco dopo l’appello di Trump a porre fine ai bombardamenti.

Da domani, lunedì 6 ottobre 2025, la ripresa dei negoziati in Egitto tra Israele e Hamas alla presenza dei mediatori.

Netanyahu fra i parenti degli ostaggi

Ieri sera il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha raggiunto anche la folla dei parenti degli ostaggi ormai in presidio permanente nel centro di Tel Aviv, poi ha tenuto un discorso alla nazione:

Netanyahu si dice ottimista sul rilascio e sicuro dello smantellamento di Hamas, ma la principale forzatura del premier israeliano riguarda il ritiro dell’esercito a Gaza, scenario previsto dal Piano Trump.

Per il momento Netanyahu tiene il punto, in particolare per non rischiare di perdere il sostegno del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich (quello della famosa frase Gaza è una miniera d’oro immobiliare, lo ricorderete) e del ministro della Sicurezza Itamar Ben-Gvir (quello che ha dato dei “terroristi” ai partecipanti alla Flottilla).

I due esponenti della destra di Governo più estrema hanno già minacciato le loro dimissioni, dopo aver storto il naso rispetto alla proposta di pace americana.

Braccio di ferro fra Hamas e Trump

Dall’altra parte, Hamas invece fa finta di non considerare due punti essenziali del piano Trump: il disarmo e la presenza di una forza internazionale nella Striscia.

Trump per il momento non calca la mano dopo l’ultimatum ferale di qualche giorno fa (“Accordo entro domenica o sarà l’inferno“) e in maniera più conciliante si limita a invitare Hamas a rispettare i tempi.

Trump su Truth

Molto diplomaticamente, dal suo social Truth conferma al tempo stesso che Israele ha condiviso la linea iniziale del ritiro delle truppe:

Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente e inizierà lo scambio di ostaggio prigionieri, ne è convinto Trump, che ad Axios ha rivelato anche d’aver detto a Netanyahu nel loro ultimo incontro:

“Bibi questa è la tua occasione per vincere”.

Netanyahu e Trump

Israele isolato a livello internazionale

Trump ha spiegato, infatti, anche che Netanyahu è andato troppo oltre e ha isolato Israele a livello internazionale Trump.

E mentre a livello internazionale continuano le manifestazioni per la Flottilla, intanto sono rientrati in Italia da Israele 26 connazionali, sono atterrati nella notte negli aeroporti di Fiumicino nel Malpensa con voli provenienti da Istanbul, dopo aver firmato un foglio di via.

Ne restano ancora 15 in carcere.

Chi è rientrato ha parlato di maltrattamenti, come la privazione del sonno e dell’acqua potabile.