Il Cremlino torna ad alzare i toni contro l’Occidente.
“La Nato è di fatto coinvolta nel conflitto russo-ucraino per il sostegno militare e politico a Kiev. L’Alleanza è in guerra con la Russia, è una realtà che non necessita di ulteriori prove”, ha dichiarato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, citato dall’agenzia Tass.

Sulla stessa linea Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, che ha avvertito:
“Consentire ai Paesi della Nato di abbattere i droni russi sull’Ucraina equivale a dichiarare guerra alla Russia”.
Il Cremlino: “Pronti al dialogo, ma Kiev ostacola i negoziati”
Pur mantenendo una retorica aggressiva verso l’Alleanza atlantica, Peskov ha cercato di riportare il discorso anche sul piano diplomatico, accusando però Kiev di bloccare il percorso dei colloqui.
“La Russia resta disponibile al dialogo, ma l’Ucraina sta rallentando artificialmente il processo negoziale. Questi incontri devono essere preparati con cura, con il coinvolgimento di esperti”, ha detto il portavoce, puntando il dito contro l’Europa: “Gli europei non vogliono risolvere pacificamente la crisi, si rifiutano di affrontarne le cause profonde”.
Londra convoca l’ambasciatore russo
Intanto, sul fronte diplomatico occidentale, crescono le tensioni. La ministra degli Esteri britannica, Yvette Cooper, ha convocato l’ambasciatore russo a Londra dopo “la significativa violazione senza precedenti dello spazio aereo polacco e della Nato e la successiva incursione in Romania”.
In una nota ufficiale, il Foreign Office ha ribadito “la condanna senza riserve di queste azioni sconsiderate”, sottolineando al tempo stesso la “risposta collettiva e determinata dei Paesi dell’Alleanza nel continuare a sostenere Kiev”.
Trump: “Sanzioni troppo deboli” e possibili colloqui a New York
Dagli Stati Uniti arrivano nuove pressioni sull’Europa. Il presidente Donald Trump ha giudicato “insufficienti” le sanzioni contro Mosca e ha chiesto agli alleati Nato di interrompere del tutto le importazioni di petrolio russo e imporre dazi contro la Cina.
Secondo il Segretario di Stato Marco Rubio, in viaggio tra Tel Aviv e Doha, Trump potrebbe incontrare la prossima settimana a New York il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a margine dell’Assemblea generale dell’ONU.
“Il presidente ha avuto diverse telefonate con Putin e molteplici colloqui con Zelensky, e non è escluso che ci sia un incontro faccia a faccia nei prossimi giorni”, ha spiegato Rubio.
Ue e Nato in allerta per i droni
Gli sconfinamenti di droni russi in Polonia e Romania continuano a preoccupare le istituzioni europee. L’alto rappresentante Ue Kaja Kallas ha parlato di “una minaccia diretta alla sicurezza regionale”, mentre la Nato ha rafforzato la vigilanza aerea sui confini orientali dell’Alleanza.
Attacchi incrociati: colpita raffineria russa, raid devastante su Zaporizhzhia
Sul terreno, il conflitto prosegue senza tregua. L’Ucraina ha rivendicato l’attacco a una delle principali raffinerie di petrolio russe, quella di Kirishi, nella regione di Leningrado.
La risposta di Mosca non si è fatta attendere: nella tarda serata di ieri, 15 settembre, le forze russe hanno bombardato pesantemente Zaporizhzhia. Secondo le autorità ucraine, i raid hanno provocato almeno dieci esplosioni in città, distruggendo abitazioni e colpendo diversi edifici non residenziali.
One person was killed and seven injured, including a child, after at least 10 russian strikes hit #Zaporizhzhia. Homes and buildings were destroyed, fires broke out. Emergency crews are on site, aiding the wounded. pic.twitter.com/0v5x80EFpx
— Ivan Fedorov (@IvanFedorovUA) September 15, 2025
Il bilancio ufficiale è di un morto — un uomo di 41 anni — e 13 feriti, tra cui una bambina di quattro anni.
“I soccorritori stanno ancora cercando eventuali vittime sotto le macerie”, ha dichiarato il governatore regionale Ivan Fedorov.