annuncio trionfale sconfessato

Panama smentisce Trump: le navi Usa non viaggeranno gratuitamente nel Canale

L'ente autonomo che gestisce la via d'acqua ha ribadito di avere il pieno controllo sulle tariffe di attraversamento e di non aver apportato alcuna modifica

Panama smentisce Trump: le navi Usa non viaggeranno gratuitamente nel Canale
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Dopo aver sollevato diverse questioni di politica internazionale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente acceso i riflettori anche sul Canale di Panama. In un annuncio che ha fatto rapidamente il giro del mondo, l'amministrazione americana ha dichiarato che le imbarcazioni governative statunitensi potranno attraversare gratuitamente il passaggio strategico. Tuttavia, l'Autorità del Canale di Panama ha smentito con fermezza qualsiasi cambiamento nelle tariffe di transito.

Donald Trump

Panama smentisce gli annunci trionfali degli Usa

La questione del Canale di Panama non è nuova nell'agenda politica di Trump. L'ex presidente ha più volte manifestato il desiderio di rivedere gli accordi che, il 31 dicembre 1999, hanno sancito il passaggio definitivo della gestione del canale dalla giurisdizione statunitense a quella panamense, chiudendo una disputa durata settant'anni.

Nel suo discorso inaugurale, Trump aveva dichiarato:

"L’abbiamo dato a Panama, non ai cinesi, e ce lo riprenderemo", sottolineando il suo interesse strategico per questa rotta commerciale di primaria importanza.

Poche ore dopo l'annuncio dell'amministrazione americana, l'Autorità del Canale di Panama ha negato qualsiasi esenzione tariffaria per le navi statunitensi. L'ente autonomo che gestisce la via d'acqua ha ribadito di avere il pieno controllo sulle tariffe di attraversamento e di non aver apportato alcuna modifica alle attuali regolamentazioni.

Tuttavia, Panama ha espresso la volontà di avviare un dialogo con Washington riguardo al transito delle navi da guerra statunitensi, lasciando aperta la porta a eventuali trattative future.

Il nodo della Cina

Parallelamente, la questione si intreccia con le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha evidenziato la crescente influenza cinese sulla gestione del Canale di Panama, attraverso cui transita circa il 40% del traffico container statunitense. In un incontro con il presidente panamense, Jose Raul Mulino, Rubio ha definito questa situazione "inaccettabile" e ha avvertito che, in assenza di cambiamenti, Washington potrebbe adottare misure per tutelare i propri interessi in base agli accordi bilaterali in vigore.

Sul fronte commerciale, il viceministro del Commercio Estero di Panama, Carlos Hoyos, ha confermato che i negoziati per un accordo di libero scambio con la Cina sono stati sospesi. Pechino ha reagito duramente, definendo "irresponsabili" le dichiarazioni statunitensi e accusando Washington di interferire nei rapporti tra Panama e il gigante asiatico.

La Cina ha inoltre sottolineato che la cooperazione con Panama nell’ambito della Belt and Road Initiative (BRI) prosegue regolarmente, nonostante la decisione dello stato centroamericano di non rinnovare la propria adesione al vasto piano infrastrutturale lanciato dal presidente Xi Jinping nel 2013.

Un nuovo fronte di tensione internazionale

La disputa sul Canale di Panama si inserisce in un contesto più ampio di rivalità tra Stati Uniti e Cina, dove la competizione economica si intreccia con gli equilibri geopolitici globali. La ferma posizione dell'Autorità del Canale dimostra la volontà di Panama di mantenere la propria autonomia decisionale, mentre Washington e Pechino continuano a contendersi l'influenza sulla strategica rotta marittima.

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