Onu: l'emozionante applauso alla risoluzione che condanna l'invasione russa dell'Ucraina
141 Stati delle Nazioni Unite hanno votato a favore, 35 si sono astenuti. Contrarie Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria ed Eritrea.
E' stato un grande momento, un momento storico.
In historic "Uniting for Peace" session, #UNGA adopts resolution demanding that the Russian Federation immediately cease its use of force against Ukraine and withdraw its military forces. https://t.co/xWc4QO8ruV pic.twitter.com/NZ5xG7Cfu2
— United Nations (@UN) March 2, 2022
Anche l'Onu si schiera compatto in opposizione alla spietata guerra che sta mettendo a ferro e fuoco l'Ucraina. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel corso della giornata di ieri, mercoledì 2 marzo 2022, ha votato sì alla risoluzione che condanna l'invasione russa nello stato governato dal presidente Zelensky. Su 181 Stati che hanno votato, 141 si sono schierati a favore della risoluzione, mentre 35 si sono astenuti. Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria ed Eritrea si sono invece espresse in modo contrario.
Per quanto riguarda le discussioni in corso al tavolo delle Nazioni Unite, un paio di giorni fa, ha fatto il giro del Web il video nel quale si vede tutti i funzionari dell'Unione Europea uscire dall'aula dell'Onu nel momento in cui ha preso parola in video-collegamento il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. Una reazione unanime che mostra l'unità di intenti dell'UE.
L'Onu vota sì alla risoluzione che condanna l'invasione russa dell'Ucraina
Una votazione quasi unanime che ha visto pochi astenuti e solo un manipolo di Stati contrari. L'Onu si schiera compatta contro la brutale guerra tra Russia e Ucraina che sta devastando il Paese governato dal presidente Zelensky. Nel corso dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite di ieri, mercoledì 2 marzo 2022, riunita in una sessione speciale di emergenza, è stata approvata la risoluzione che condanna l'invasione russa nell'Ucraina.
141 Stati dell'Onu (tra cui l'Italia) hanno votato a favore, 35 si sono astenuti (tra cui la Cina), mentre solo 5 si sono espressi in modo contrario. Quest'ultimi sono stati la Russia, la Bielorussia, la Corea del Nord, la Siria ed l'Eritrea. Alla luce di questi numeri la mozione è stata accettata poiché votata da almeno due terzi dei Paesi membri.
Il documento approvato non ha valore legalmente vincolante, ma è politicamente molto significativo: nel testo, infatti, non si "condanna" più l'invasione, come inizialmente previsto, ma si "deplora con la massima fermezza l'aggressione della Russia contro l'Ucraina".
La risoluzione chiede inoltre che Mosca "cessi immediatamente l'uso della forza contro l'Ucraina e si astenga da ogni ulteriore minaccia illegale o uso della forza contro qualsiasi Stato membro", e che "ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti".
La mozione approvata all'Onu, infine, chiarisce la sua ferma posizione di condannare la decisione di Putin di mettere in allerta le sue forze nucleari.
Quest'ultima bozza, prima di essere accettata, era stata posta a numerose modifiche, limando il linguaggio in senso più moderato per ottenere il più ampio consenso possibile, dopo che la settimana scorsa in Consiglio di Sicurezza Mosca aveva posto il suo veto.
Zelensky: "Scelto il lato giusto della storia"
A margine del voto favorevole dell'Onu alla risoluzione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato così su Twitter:
"Accolgo con favore l'approvazione dell'Onu, con una maggioranza senza precedenti, di una risoluzione con un forte appello alla Federazione Russa a fermare immediatamente l'attacco infido all'Ucraina. Ringrazio tutti e tutti gli Stati che hanno votato a favore. Hanno scelto il lato giusto della storia. In modo devastante per l'aggressore, l'esito del voto dell'Onu mostra in modo convincente che si è formata e sta operando una coalizione globale anti-Putin. Il mondo è con noi. La verità è dietro di noi. La vittoria sarà nostra!".
Prima del voto, invece, aveva preso parola Vassily Nebenzia, ambasciatore russo all'Onu, il quale aveva chiesto di non votare la risoluzione proposta e ribadito che il suo Paese non ha alcuna intenzione di fermare il conflitto nel Donbass:
"I nostri obiettivi saranno raggiunti".
Funzionari UE escono dall'aula Onu mentre parla il ministro degli esteri russo
Un paio di giorni fa, sempre nel corso delle discussioni al tavolo delle Nazioni Unite circa il disarmo in programma a Ginevra, aveva fatto il giro del Web un filmato nel quale si vedono i funzionari dell'Unione Europea uscire dall'aula dell'Onu nel momento in cui ha preso parola in video-collegamento il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. "Un'uscita di scena" fatta in silenzio e con calma, in segno di protesta, che testimonia l'unità di intenti dell'UE contro la guerra in Ucraina. Il video era stato messo online dalla delegazione francese su Twitter con l'hashtag #StandWithUkraine.
IL VIDEO:
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