La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà oggi, 1 ottobre 2025, a Copenaghen per partecipare al Consiglio europeo informale organizzato dalla presidenza danese e, giovedì, al vertice della Comunità Politica europea (Cpe).
Today EU leaders meet for an informal #EUCO in Copenhagen.
We will discuss strengthening Europe’s common defence readiness.
And reinforcing our support for Ukraine. pic.twitter.com/w7CV4HxiYV
— António Costa (@eucopresident) October 1, 2025
Il summit dei 27 leader si terrà al Palazzo di Christianborg e sarà dedicato in particolare ai temi della difesa e alla roadmap Readiness 2030. Come previsto per i Consigli informali, non verrà adottata una dichiarazione finale.
Alla riunione interverrà in videocollegamento anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La giornata di lavori si chiuderà con una cena di gala offerta dai sovrani di Danimarca, Frederik X e Mary, in onore dei leader europei.
Il vertice della Comunità Politica europea
Giovedì si aprirà la riunione della Cpe, che riunisce quasi 50 capi di Stato e di governo. La plenaria di apertura, alla quale interverrà anche Meloni, sarà dedicata alle sfide di sicurezza in Europa e al rafforzamento del sostegno all’Ucraina.
Seguiranno quattro tavole rotonde parallele: due dedicate a sicurezza e resilienza, una alla sicurezza economica e una alla migrazione. Meloni prenderà parte proprio a quest’ultima, co-presieduta dal primo ministro belga Bart De Wever e dal premier britannico Keir Starmer.
A margine dei lavori, Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron presenteranno la nuova Coalizione europea contro le droghe (Ecad), un’iniziativa congiunta di Italia e Francia per rafforzare la cooperazione nel contrasto al traffico di stupefacenti, comprese le droghe sintetiche, e nella prevenzione. Sarà sottoscritto un documento con le priorità operative, che prevede anche l’applicazione del principio “follow the money”.
La premier italiana parteciperà inoltre al Contact Group Moldova con Francia, Germania, Polonia, Romania, Unione Europea e Regno Unito. Sempre a margine del vertice, è previsto anche un incontro ristretto con Zelensky, organizzato dalla Danimarca, con la partecipazione di Italia, Francia, Germania, Polonia e Regno Unito.
Today, the Informal Meeting of the EU Heads of State or Government takes place in Copenhagen 🇪🇺
👉 Follow the meeting live here: https://t.co/Kw8c6FK7T9 pic.twitter.com/Q5pKarMY3K
— Danish Presidency of the Council of the EU 2025 (@eu2025dk) October 1, 2025
Von der Leyen: “Più capacità comuni e interoperabilità”
Alla vigilia del summit, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha anticipato i temi principali:
“Al Consiglio europeo informale di Copenaghen, discuteremo la strada da seguire per la difesa europea. Vedo tre argomenti rilevanti. Il primo sono le capacità. Gli Stati membri hanno un unico insieme di forze e assegnano questo unico insieme di forze a una missione NATO, a una missione UE, a una missione delle Nazioni Unite o a una coalizione dei volenterosi, e quindi, in stretta cooperazione con la NATO, abbiamo bisogno di capacità interoperabili. La cosa più importante, e per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di più appalti congiunti”.
Von der Leyen ha sottolineato anche la necessità di “navi ammiraglie della difesa”:
“Se si guarda al progetto faro sul fianco orientale, ad esempio, bisogna agire ora”.
Il secondo punto riguarda le nuove minacce:
“L’Europa deve fornire una risposta forte e unita alle incursioni dei droni russi ai nostri confini, ed è per questo che proporremo azioni immediate per creare il muro dei droni come parte del fianco orientale. Dobbiamo procedere insieme con l’Ucraina e con la NATO”.
Infine, la presidente della Commissione ha insistito sul rafforzamento dell’industria della difesa:
“Abbiamo bisogno di prontezza industriale per la difesa: prontezza, un’industria della difesa europea potenziata, resiliente e innovativa è fondamentale. L’industria deve fornire con la massima rapidità e scala ciò che è assolutamente importante e produrre equipaggiamenti militari all’avanguardia”.
Misure di sicurezza straordinarie
La Danimarca ha adottato misure eccezionali per garantire la sicurezza del vertice, dopo che droni sconosciuti sono stati avvistati nei cieli del paese, costringendo alla chiusura temporanea di diversi aeroporti.
Il ministero della Difesa danese ha annunciato:
“Siamo lieti e grati che gli Stati Uniti supportino la Danimarca con capacità anti-drone in relazione al prossimo vertice”.
Anche la Polonia ha risposto all’appello inviando truppe: lo ha confermato il premier Donald Tusk.
“Abbiamo accolto con favore la richiesta del governo danese di inviare soldati polacchi per contribuire alla protezione del vertice europeo. I soldati polacchi contribuiranno a garantire la protezione del vertice da possibili attacchi di droni”.
Orbán controcorrente: “L’Europa va verso la guerra”
In netto contrasto con lo spirito del vertice, il premier ungherese Viktor Orbán ha espresso la sua opposizione con un post su Facebook:
“Oggi si va a Copenaghen. Bisogna stare all’erta. Ci aspetta un vertice Ue pericoloso. Sarà una lotta senza esclusione di colpi. Secondo la presidente della Commissione, infatti, ‘l’Europa è in guerra’. Il primo ministro polacco afferma che ‘dobbiamo riconoscere che la guerra tra Russia e Ucraina è anche la nostra guerra’. Il primo ministro svedese ieri ha dichiarato che ‘bisogna aumentare la pressione sulla Ungheria’ affinché si possa procedere con l’adesione dell’Ucraina all’Ue. Sono segnali inquietanti. L’Europa sta avanzando a grandi passi verso la guerra”.
Orbán ha ribadito la posizione di Budapest:
“La realtà ungherese è che nel paese vicino non si sta combattendo la nostra guerra. Non c’è unità europea sulla questione dell’adesione dell’Ucraina all’Ue, e senza di noi non può esserci. E i soldi degli ungheresi non saranno inviati in Ucraina”.