ISRAELE-IRAN

Oggi a Ginevra il capo della diplomazia iraniana incontra Ue, Francia, Germania e Inghilterra

Crosetto in tv assicura: "L'Italia non entrerà in guerra". Tajani pronto a recuperare i concittadini con voli charter speciali

Oggi a Ginevra il capo della diplomazia iraniana incontra Ue, Francia, Germania e Inghilterra
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Una delicata finestra diplomatica si apre oggi a Ginevra, dove il capo della diplomazia iraniana Abbas Araghchi (in copertina) incontrerà i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito, insieme all’Alto rappresentante dell’Unione europea Kaja Kallas. Al centro dei colloqui, il futuro del programma nucleare iraniano e la possibilità concreta di riaprire un canale di negoziati per evitare una drammatica escalation militare in Medio Oriente.

Araghchi: "No negoziati con raid israeliani"

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy, reduce da un colloquio con il segretario di Stato americano Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff, ha parlato di una “finestra temporale entro le prossime due settimane per raggiungere una soluzione diplomatica”.

Secondo Lammy, “la situazione resta pericolosa, ma è ancora possibile evitare un conflitto più profondo. È il momento di fermare l’escalation in Medio Oriente”.

Oggi a Ginevra il capo della diplomazia iraniana incontra Ue, Francia, Germania e Inghilterra
David Lammy e Marco Rubio

Nonostante le aperture, il ministro iraniano Araghchi ha dichiarato che “l’Iran non è disponibile a negoziare mentre continuano i raid israeliani”, riferendosi anche ai nuovi attacchi su Teheran avvenuti nella notte. In risposta, un missile iraniano ha colpito la città israeliana di Beer Sheva, causando sette feriti. Intanto, Israele ha nominato un nuovo capo dell’intelligence dei pasdaran dopo l’uccisione del predecessore.

Nel pomeriggio si terrà anche a New York una nuova riunione d’urgenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, convocata su richiesta dell’Iran con il sostegno di Russia, Cina e Pakistan. Araghchi ha invocato l’applicazione della Risoluzione 487 del 1981, che condanna gli attacchi militari agli impianti nucleari sottoposti a controlli dell’AIEA.

Crosetto: "Guerra costituzionalmente impossibile"

Mentre si intensificano i tentativi diplomatici, la posizione dell’Italia resta ferma: “L’Italia non entrerà in guerra con l’Iran”, ha dichiarato con chiarezza il ministro della Difesa Guido Crosetto in un’intervista al programma Dritto e Rovescio su Rete 4.

Guido Crosetto

“Non penso ci saranno mai soldati o aerei italiani che bombarderanno l’Iran. È costituzionalmente impossibile, e non c’è volontà politica in tal senso”, ha aggiunto. Crosetto ha anche chiarito che l’uso delle basi americane presenti in Italia è regolato da un accordo degli anni Cinquanta: “Non è stata chiesta alcuna autorizzazione, e non ci sono segnali che lo sarà a breve”.

In un contesto sempre più teso, cresce la preoccupazione per la sicurezza dei cittadini italiani presenti nella regione. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato l’organizzazione di voli charter per facilitare il rientro dei connazionali da Israele e Iran. “Non si tratta di un’evacuazione, ma di un aiuto e coordinamento per chi vuole lasciare”, ha spiegato.

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Antonio Tajani

Attualmente, si stima siano presenti in Israele circa 20.000 italiani, mentre in Iran i numeri sono scesi da 450 a circa 400. Una prima carovana è già arrivata in Azerbaigian, dopo un difficile percorso via terra da Teheran a Baku. La Farnesina sta coordinando un volo charter con partenza prevista il 22 giugno da Sharm el Sheikh (Egitto) e arrivo a Verona, riservato ai cittadini italiani e familiari Ue registrati. Il contributo economico richiesto per ciascun passeggero adulto è di 500 euro.

Tajani ha inoltre ringraziato le ambasciate italiane a Tel Aviv e Teheran, attive “in condizioni di grande difficoltà” per assistere i cittadini sul posto, e ha espresso apprezzamento per il lavoro di sicurezza svolto in Italia per proteggere anche obiettivi sensibili come l’ambasciata israeliana a Roma.

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