La guerra in Ucraina continua a tenere banco sullo scenario internazionale, con una serie di sviluppi diplomatici e dichiarazioni che accrescono la tensione. Sul fronte statunitense, Donald Trump ha annunciato un imminente colloquio con Vladimir Putin, dichiarando che parlerà con il leader del Cremlino “molto presto“.
Trump: “Guerra stupida”
Fonti americane hanno fatto sapere che Trump sentirà anche Zelensky, mentre dall’Eliseo è giunta la conferma che i leader della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” si consulteranno con il tycoon subito dopo la loro riunione odierna. Rispondendo ai giornalisti, Trump ha però chiarito di non avere “messaggi” da recapitare allo zar russo:
“Lui sa quello che penso. Qualunque sia la sua decisione, potremmo esserne felici o infelici. E se saremo infelici, vedrete succedere delle cose“.

Il presidente americano ha definito il conflitto “stupido” e “il peggiore dalla fine della Seconda guerra mondiale” per l’alto numero di vittime, ribadendo però il suo ottimismo sulla possibilità di una soluzione:
“Credo che troveremo una buona soluzione alla guerra. Devono smettere di uccidere tutte queste anime”.
Al fianco del presidente polacco Karol Nawrocki, Trump ha poi assicurato il pieno sostegno alla Polonia:
“Non abbiamo mai pensato in termini di ritiro dei soldati. Siamo totalmente con la Polonia e aiuteremo a proteggersi“.
La fermezza di Putin
Dal canto suo, Vladimir Putin ha ribadito la linea dura:
“Nessuno scambio di territori per le garanzie di sicurezza ucraine“, precisando che in mancanza di un accordo di pace Mosca proseguirà le operazioni militari.

Il leader russo ha elogiato i progressi delle sue truppe, rivendicando avanzate su “tutti i fronti” e un forte indebolimento delle capacità ucraine. Nel frattempo, la Russia ha lanciato oltre cinquecento droni e missili in un attacco notturno, causando nove vittime a Kostiantynivka, nella regione di Donetsk.
Sul tema dei territori occupati, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha ribadito che Donetsk, Lugansk, Kherson, Zaporizhzhia e la Crimea devono essere riconosciuti come parte della Russia affinché vi sia una pace duratura. Una posizione definita da Kiev come “vecchi ultimatum“. Il ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha ha accusato Mosca di non mostrare alcuna disponibilità a negoziati significativi e ha chiesto nuove sanzioni severe contro la Russia.
Putin invita Zelensky e Trump a Mosca
Nonostante i tentativi di mediazione, lo stallo resta evidente. Kiev continua a chiedere un incontro diretto tra Zelensky e Putin, considerandolo l’unica via per uscire dall’impasse. Putin, però, ha contestato la legittimità del presidente ucraino, parlando di “attuale capo dell’amministrazione ucraina“, e ha invitato Zelensky a recarsi a Mosca per colloqui, proposta respinta da Kiev come “cinica” e “inaccettabile“. Mosca ha comunque dichiarato di essere pronta a inviare una delegazione di livello superiore ai futuri colloqui di pace.
Intanto, il Cremlino ha reso noto che Putin ha invitato Donald Trump a visitare la Russia, ricordando l’incontro dello scorso mese in Alaska in cui aveva chiuso la conferenza stampa congiunta dicendo, in inglese, “la prossima volta a Mosca“. Per ora, però, non vi sono preparativi concreti per un simile viaggio.