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Nonna fa causa a figlia e genero per farsi pagare il lavoro da babysitter: il Tribunale le dà ragione

In Cina la nonna ha chiesto un emolumento per l'attività di "cura" del nipote, il Tribunale le ha dato ragione

Nonna fa causa a figlia e genero per farsi pagare il lavoro da babysitter: il Tribunale le dà ragione
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Chi ha figli lo sa e lo ha detto almeno una volta (ma più probabilmente molte di più): meno male che ci sono i nonni. Sì, perché oggi, nonostante smart working e flessibilità, l'aiuto dei parenti per la gestione dei figli è decisamente fondamentale. Un lavoro vero e proprio, che proprio per il grado di parentela e per l'affetto dei nonni nei confronti dei nipotini, è difficile quantificare e pagare davvero.

Eppure in questi giorni fa discutere un caso accaduto in Cina, ma che potrebbe adattarsi tranquillamente alle famiglie di ogni parte del globo. Perché una nonna ha fatto causa a figlia e genero chiedendo di essere retribuita per il lavoro da babysitter del nipote, e il tribunale le ha dato ragione.

Nonna babysitter fa causa e figlia e genero

La vicenda è accaduta nella regione del Sichuan, dove una donna ha fatto causa a figlia e genero per chiedere la retribuzione del suo lavoro da babysitter del nipotino, curata per cinque anni consecutivi (dal febbraio 2018 a luglio 2023).

La questione è più complessa di quello che si può pensare, perché i genitori vivevano a circa 300 chilometri di distanza dalla nonna, e dunque lei ha dovuto accollarsi del tutto il bambino. Mamma e papà, però, qualcosa lo hanno pagato: circa ottomila euro in cinque anni. Poco secondo la donna, che - probabilmente dopo aver ottenuto un diniego alla sua richiesta dai genitori del piccolo - ha deciso di rivolgersi al Tribunale.

La vicenda in Tribunale

La nonna ha quindi chiesto un pagamento maggiorato, pari a circa 25.000 euro. Il Tribunale alla fine ha deciso per una soluzione di mediazione: ha dato ragione alla donna e ha stabilito un compenso da poco più di 10.000 euro.

La vicenda ha comunque fatto molto discutere e la popolazione si è divisa tra chi sosteneva che la nonna avesse ragione a pretendere un emolumento e chi no.

La nonna che fa pagare il pranzo di Natale

La vicenda cinese non è un unicum. Un paio d'anni fa aveva fatto molto parlare la storia di  Caroline Duddrige, 63 anni, vedova, che ama cucinare per figli e nipoti. E per Natale ha deciso di dare quella che - secondo lei - è una lezione importante. Ha deciso di far pagare ai parenti una cifra per partecipare al pranzo natalizio. Come andare al ristorante, insomma.

La nonna aveva messo anche un "tariffario", che non ha risparmiayo neppure i bambini: gli adulti pagano fino a 18 dollari, i nipoti (dai 9 ai 12 anni)  6 dollari mentre i più piccoli (di tre anni)  3 dollari.

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