Netanyahu: "Se sabato Hamas non libererà gli ostaggi riprenderanno gli attacchi"
Hamas, da parte sua, accusa Israele di non rispettare i patti

Da poco iniziata e già a rischio di "saltare". E il mondo torna a rimanere con il fiato sospeso.
E' infatti già in bilico la tregua sancita nelle scorse settimane tra Israele e Hamas.
Il proseguo della settimana sarà decisivo e la giornata di sabato, stando a minacce, ultimatum e avvertimenti, rischia di aggiornare nuovamente le pagine di storia e riportare nell'incertezza il panorama geopolitico internazionale.
Terra senza pace, si riprende a combattere?
La tregua, come detto, è ormai decisamente appesa a un filo.
Perché Israele dopo aver chiuso inizialmente occhio sulle modalità della riconsegna degli ostaggi da parte di Hamas e sulle situazioni che si vengono a creare tra show e propaganda a ogni rilascio di prigionieri, ha ora lanciato un ultimatum.
Se sabato Hamas non rilascerà ostaggi, riprenderanno i combattimenti.
Ad annunciarlo è stato lo stesso primo ministro Benjamin Netanyahu in un video alla nazione:
"Se Hamas non restituisce il nostro rapito entro sabato pomeriggio il cessate il fuoco finirà e l'IDF tornerà a combattere intenso fino alla decisione finale di Hamas".
La posizione di Hamas, lo scambio di accuse
In questa situazione decisamente intricata, vale però la pena sottolineare la posizione di Hamas che a sua volta accusa Israele di non rispettare gli accordi.
Da qui la minaccia di sospendere il rilascio dei prigionieri fino a data da destinarsi. Ma non solo Israele è finito sotto le accuse di Hamas.
Anche Trump nel mirino dei fondamentalisti
I fondamentalisti hanno contestato anche le dichiarazioni verbali del presidente Usa Donald Trump:
"Le sue minacce sulla liberazione degli ostaggi non fanno altro che complicare ulteriormente le cose. Ma non solo. Le sue parole sullo sfollamento dei palestinesi sono razziste e un appello alla pulizia etnica".
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) February 6, 2025
Trump aveva infatti detto di attendere per sabato il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Da qui l'accusa di Hamas di far confusione, perché in effetti non si capisce al momento quanti prigionieri Israele si aspetta che vengano rilasciati.
E il presidente Usa in queste ore è stato del resto poi molto lapidario nei confronti di Egitto e Giordania:
"Si tengano i civili palestinesi o possono scordarsi gli aiuti degli Stati Uniti".
Gli scenari futuri, cosa accadrà: il piano dell'Egitto
Nei giorni scorsi infatti il numero uno della Casa Bianca aveva incassato il sì di Israele per la ricostruzione (con fondi probabilmente del Qatar) della striscia di Gaza con il progetto di trasformarla in un'oasi turistica attrattiva per tutti i visitatori del mondo.
Un progetto però che ha fatto arricciare il naso a molti, in primis al re di Giordania che ha commentato:
"Ricostruire Gaza senza sfollare i palestinesi e affrontare la terribile situazione umanitaria dovrebbe essere una priorità".
Tanto che in queste ore anche l'Egitto ha messo sul tavolo una possibile soluzione. Il Governo de Il Cairo intende infatti presentare a sua volta una visione globale per la ricostruzione della Striscia di Gaza che garantisca ai palestinesi il mantenimento delle loro terre.