Spiraglio di luce

Nella notte Hamas dice sì alla nuova bozza di tregua: rilascio degli ostaggi in cambio del cessate il fuoco

Trump: "Entro 24 ore sapremo con certezza la risposta, voglio che la gente di Gaza sia al sicuro"

Nella notte Hamas dice sì alla nuova bozza di tregua: rilascio degli ostaggi in cambio del cessate il fuoco
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Uno spiraglio concreto di fine ostilità si apre nella guerra tra Israele e Hamas. Nella notte, il conflitto ha registrato una svolta che potrebbe segnare l’inizio di una tregua attesa da mesi.

Hamas dice sì alla nuova bozza di tregua

Nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 luglio 2025, Hamas ha fatto sapere, attraverso canali affiliati, di aver dato una risposta positiva alla nuova proposta di cessate il fuoco mediata da Egitto e Qatar, e già accettata da Israele.

La bozza prevede una tregua di 60 giorni tra lo Stato ebraico e l’organizzazione palestinese nella Striscia di Gaza, in cambio del rilascio di una parte degli ostaggi ancora detenuti.

Trump: "Risposta entro 24 ore"

Il piano rappresenta uno sviluppo significativo negli sforzi diplomatici in corso per porre fine al conflitto in corso. Secondo quanto riferito dal quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, Hamas dovrebbe sciogliere la riserva ufficialmente proprio oggi.

La bozza, accettata da Israele e sostenuta attivamente dagli Stati Uniti, prevede che Hamas liberi 10 ostaggi vivi e consegni i corpi di altri 18 in cinque fasi distribuite nei due mesi di tregua.

Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che "entro 24 ore sapremo con certezza la risposta di Hamas", sottolineando l’importanza della sicurezza per i civili.

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Trump

“Voglio che la gente di Gaza sia al sicuro”.

Le principali criticità

Trump ha anche annunciato che sarà lui stesso a comunicare ufficialmente l’accordo, se raggiunto, confermando l’impegno degli Stati Uniti a proseguire le trattative per un cessate il fuoco permanente.

I negoziati durante la tregua saranno guidati dall'inviato speciale Steve Witkoff. Tuttavia, la situazione resta delicata. Hamas continua a nutrire riserve su alcuni punti della proposta.

Le principali criticità riguardano l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e il ritiro delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) dal territorio palestinese.

Attesa per l'annuncio ufficiale

Nonostante questo, il gruppo ha fatto sapere di voler affrontare la proposta con responsabilità e di essere disposto a mostrare flessibilità, purché vengano garantiti gli interessi del popolo palestinese.

Il New York Times evidenzia come la nuova proposta rappresenti un cambiamento sostanziale rispetto al piano presentato dagli Stati Uniti lo scorso maggio. Allora si prevedeva la liberazione di tutti gli ostaggi entro i primi sette giorni di tregua.

La nuova versione, più graduale, sembra essere stata formulata per superare le resistenze emerse nei precedenti round negoziali. Intanto, le cancellerie internazionali restano in attesa dell’annuncio ufficiale.