A Kansas City

Negli Usa hanno sparato in testa a un ragazzo di colore perché aveva citofonato alla casa sbagliata

La sparatoria capitata al 16enne Ralph Yarl pone ancora l'accento sul tema delle armi negli Usa

Negli Usa hanno sparato in testa a un ragazzo di colore perché aveva citofonato alla casa sbagliata
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Una vicenda già vista e rivista, ma che ogni volta pone moltissimi interrogativi e fa riflettere su come ancora non si sia trovata una soluzione. Negli Usa, più precisamente a Kansas City (Missouri), un uomo bianco di 84 anni ha sparato due colpi di pistola contro un ragazzino afroamericano (in copertina) di 16 anni. Il giovane, anche se uscito grave dalla sparatoria, fortunatamente si salverà, eppure ciò che lascia esterrefatti è il motivo per cui l'84enne ha aperto il fuoco: il 16enne ha citofonato per sbaglio alla sua casa e lui, di tutta risposta, ha aperto il fuoco.

Usa, 84enne spara a 16enne che per sbaglio ha citofonato a casa sua

Due colpi di pistola, uno al braccio e uno, più pericoloso, alla testa. In un pomeriggio come gli altri, Ralph Yarl, 16enne afroamericano, ha rischiato fortemente di vedere la sua vita spegnersi per sempre. E' successo lo scorso giovedì, 13 aprile 2023, a Kansas City (Missouri) negli Usa, territorio non nuovo a sparatorie di questo tipo (e anche più gravi).

Stando alla ricostruzione dei fatti da parte delle autorità, come affermato dal procuratore della contea di Clay, Zachary Thompson, il 16enne è stato raggiunto dai due proiettili dopo aver citofonato per sbaglio all'abitazione delll'84enne bianco Andrew Lester. Ralph, infatti, quel pomeriggio era stato incaricato dai genitori di andare a prendere i suoi fratellini sulla 115th Terrace; per errore, tuttavia, si è recato sulla 115th Street, dove appunto ha citofonato. Qui, alla fine, è stato sferzato dai due colpi di pistola.

I proiettili, sebbene lo hanno colpito in punti critici del corpo, lo hanno ferito gravemente, ma per sua fortuna non è in pericolo di vita. L'84enne Andrew Lester, ora, è stato accusato di due reati: aggressione di primo grado e azione criminale armata. Su di lui è stato emesso un mandato di arresto, ma al momento, stando a quanto scritto dalla CNN, non è in custodia perché, secondo la legge del Missouri, un uomo può essere detenuto al massimo 24 ore, dopodiché deve essere incriminato e rilasciato.

"Le informazioni che abbiamo ora, non ci dicono così. Ma io, come capo della polizia, riconosco le componenti razziali in questo crimine" ha dichiarato il procuratore Thompson durante la conferenza stampa, anche se sulla vicenda sono ancora diversi i punti su cui far chiarezza. Non vi è alcuna indicazione infatti se Lester o Ralph si siano parlati prima della sparatoria. Il pubblico ministero ha aggiunto inoltre che non ci sono prove sul fatto che l'adolescente sia entrato in casa o meno. I primissimi riscontri mostrano che Lester ha aperto il fuoco sul 16enne attraverso una porta a vetri con un revolver calibro 32. Riguardo il loro incontro, infine, non c'è alcuna testimonianza video.

Al momento, come riporta la CNN, Lester ha detto agli investigatori di essere stato "spaventato a morte" dalle dimensioni di Ralph e dalla sua incapacità di difendersi all'età di 84 anni. Ha poi riferito che era a letto quando ha sentito suonare il suo campanello e ha afferrato una pistola prima di rispondere al porta.

"Ha affermato - scrive un poliziotto nel documento del tribunale - di ritenere che qualcuno stesse tentando di entrare in casa e ha sparato due volte (attraverso una porta antivento esterna) entro pochi secondi dall'apertura della porta (principale)".

Organizzata una marcia di protesta

L'avvocato Ben Crump che segue la famiglia del 16enne Ralph ha dichiarato:

"Nessuno può dirci che se i ruoli fossero stati invertiti, e cioè che un uomo di colore avesse sparato a un adolescente bianco di 16 anni per aver semplicemente suonato il campanello sbagliato, il primo non sarebbe stato arrestato. Voglio dire, questo cittadino - dopo l'iniziale arresto - è andato a casa e ha dormito nel suo letto la notte dopo aver sparato alla testa a quel ragazzino nero".

Domenica, 16 aprile 2023, la famiglia di Ralph, unitamente alla comunità afroamericana di Kansas City, ha marciato in una manifestazione di protesta, che ha fatto capolino davanti a casa dell'84enne Andrew Lester, scandendo lo slogan “Justice for Ralph” ed esponendo cartelli con scritto “Black lives matters” (“La vita nei neri conta”) e "Suonare un campanello non è un crimine”.

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