Fronte Est

Mosca snobba Trump: “Non necessario l’incontro con Putin”. Zakharova: “L’Occidente teme il missile Burevestnik”

Si combatte sempre più duramente a Pokrovsk: Mosca parla di resa, Kiev smentisce l’accerchiamento

Mosca snobba Trump: “Non necessario l’incontro con Putin”. Zakharova: “L’Occidente teme il missile Burevestnik”

Un incontro urgente tra il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente statunitense Donald Trump è possibile, ma al momento non necessario. Lo ha dichiarato alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, sottolineando che “serve un lavoro scrupoloso sulle questioni legate all’accordo ucraino, non un vertice”.

Intanto a  Pokrovsk la battaglia si fa più serrata e torna a parlare anche a portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che come al solito minaccia l’Occidente.

Peskov: “Non serve incontro Putin-Trump”

Le parole di Peskov, rilasciate all’agenzia russa Tass, arrivano in un momento di forte incertezza sulle prospettive di pace tra Mosca e Kiev, con un conflitto che continua a intensificarsi sul fronte orientale dell’Ucraina. E chi pensava che davvero a breve il leader del Cremlino avrebbe incontrato Trump a Budapest per una svolta dovrà ricredersi. La pace è ancora lontanissima.

Zakharova: “L’Occidente teme il missile Burevestnik”

Nel frattempo, torna a farsi sentire la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, mai tenera con l’Europa e gli Stati Uniti.

“I Paesi occidentali non hanno dubbi sulla reale esistenza del missile da crociera russo Burevestnik e sono preoccupati per il potenziale del complesso militare-industriale russo”.

Zakharova ha commentato con toni ironici:

“Ci credono, e hanno molta paura di ciò che mostreremo loro dopo. Per questo prolunghiamo il piacere”.

Il Burevestnik, noto anche come “Storm Petrel”, è un missile a propulsione nucleare a lungo raggio, considerato una delle armi strategiche più avanzate del programma militare russo.

Varato il nuovo sottomarino nucleare “Khabarovsk”

Nella città di Severodvinsk, nel nord della Russia, è stato intanto ufficialmente varato il sottomarino nucleare “Khabarovsk”, progettato per trasportare il drone subacqueo a capacità nucleare Poseidon.

Alla cerimonia di lancio ha partecipato il ministro della Difesa russo Andrey Belousov.
Il nuovo battello rappresenta una delle piattaforme più strategiche della flotta russa, parte integrante della deterrenza sottomarina di Mosca e simbolo della crescente modernizzazione della Marina militare.

Pokrovsk: Mosca parla di resa, Kiev smentisce l’accerchiamento

Passando al campo di battaglia, sul fronte orientale ucraino, si intensifica la battaglia per Pokrovsk, città chiave della regione di Donetsk.
Secondo il Ministero della Difesa russo, le forze ucraine circondate avrebbero iniziato ad arrendersi, e diversi militari catturati avrebbero fornito testimonianze sul collasso della difesa locale.

Tuttavia, le autorità ucraine forniscono una versione opposta. Il portavoce delle forze orientali, Hryhorii Shapoval, ha dichiarato che la situazione è “difficile, ma sotto controllo”.
Anche il comandante in capo delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha smentito la notizia dell’accerchiamento:

“È in corso un’operazione complessa per respingere le forze nemiche da Pokrovsk. I nostri soldati stanno contenendo un gruppo di migliaia di uomini che tenta di tagliare le vie di rifornimento. Tuttavia, non vi è alcun blocco delle città: Pokrovsk la teniamo”, ha scritto Syrsky su Telegram.

La zona, strategica per il controllo delle vie di collegamento nel Donbass, è da settimane teatro di combattimenti intensi.

Droni abbattuti sul Mar Nero e nel sud della Russia

Il Ministero della Difesa russo ha reso noto che durante la notte le difese aeree hanno distrutto 164 droni ucraini nei cieli sopra le regioni meridionali della Russia, il Mar d’Azov e il Mar Nero.
Secondo Mosca, si tratta di uno dei più massicci attacchi con droni dall’inizio del conflitto, respinto integralmente dai sistemi antiaerei.