Mosca espelle diplomatici britannici accusati di spionaggio. Londra: "Accuse calunniose e infondate"
Negli ultimi sei mesi si sono verificati almeno due casi simili. Il Cremlino: "Negoziati di pace difficili"

Due diplomatici britannici saranno espulsi dalla Russia. Lo ha annunciato l’Fsb, il servizio di intelligence di Mosca, secondo il quale i due sarebbero accusati di spionaggio. Dura la reazione di Londra: "Accuse calunniose e infondate".
La vicenda conferma il crescente clima di ostilità tra Russia e Regno Unito, anche in virtù del ruolo cruciale che il Primo Ministro britannico, Keir Starmer si sta ritagliando nel supporto attivo all'Ucraina.
Mosca espelle diplomatici Uk: accusati di spionaggio
La Russia ha annunciato l'espulsione di due diplomatici britannici, accusati di attività di spionaggio. La decisione, comunicata dal Servizio di Sicurezza Federale (FSB), riguarda Alkesh Odedra, secondo segretario dell'ambasciata del Regno Unito a Mosca, e Michael Skinner, marito di Tabassum Rashid, primo segretario del dipartimento politico della stessa sede diplomatica. Entrambi dovranno lasciare il Paese entro due settimane.
"Attività di sovversione"
Secondo il FSB, i due diplomatici sarebbero stati coinvolti in "attività di sovversione e intelligence" che rappresentano una minaccia per la sicurezza della Federazione Russa. L’agenzia di intelligence di Mosca sostiene di aver raccolto prove concrete del loro coinvolgimento e di aver accertato che avevano fornito informazioni false al momento di ottenere il permesso di ingresso nel Paese, violando le leggi russe.

L'espulsione è stata notificata a un rappresentante dell’ambasciata britannica a Mosca, convocato presso il Ministero degli Esteri russo. In merito alla decisione, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato:
"Le nostre agenzie speciali stanno facendo il loro lavoro per garantire la sicurezza della Federazione Russa. Tutto ciò che deve essere fatto viene fatto".
La reazione del Regno Unito
Immediata la replica di Londra, che ha condannato la decisione russa definendo le accuse "calunniose e infondate". Il governo britannico ha sottolineato che l'espulsione dei diplomatici si inserisce in una crescente tensione tra i due Paesi, caratterizzata da episodi analoghi negli ultimi mesi.

Espulsioni e rappresaglie diplomatiche
Non è la prima volta che la Russia accusa funzionari britannici di spionaggio e ne ordina l'espulsione. Negli ultimi sei mesi si sono verificati almeno due casi simili: a settembre sei dipendenti del dipartimento politico dell'ambasciata britannica erano stati costretti a lasciare Mosca, mentre a novembre un secondo segretario della sede diplomatica aveva subito la stessa sorte. In risposta a quest’ultimo episodio, il mese scorso il governo britannico guidato da Keir Starmer aveva deciso di revocare l’accreditamento e di espellere un diplomatico russo di stanza a Londra.
Il contesto internazionale
L'espulsione di diplomatici tra Mosca e le capitali occidentali è diventata sempre più frequente. Secondo l’agenzia di stampa russa RBC, tra l’inizio del 2022 e l’ottobre del 2023, i Paesi occidentali e il Giappone hanno espulso complessivamente 670 diplomatici russi. Mosca, a sua volta, ha risposto con l'espulsione di 346 inviati stranieri, superando in meno di due anni il totale delle espulsioni registrate nei due decenni precedenti.
Nel frattempo, i media britannici hanno ricordato che solo pochi giorni fa, un tribunale inglese, ha condannato per spionaggio alcuni membri di una presunta rete formata da cittadini bulgari, accusati di operare per conto della Russia nel Regno Unito e in altri Paesi europei.
"Negoziati di pace difficili"
La Russia e gli Usa sono ancora "nella fase iniziale del percorso" negoziale per ripristinare le loro relazioni e il cammino che li attende "è piuttosto lungo e difficile".

Lo ha detto stamane, 10 marzo 2025, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando tuttavia che "i due presidenti hanno espresso la volontà politica in questa direzione". Nonostante Donald Trump e Vladimir Putin abbiano avuto finora una sola conversazione telefonica, si è trattato di un momento "abbastanza costruttivo per dialogare e risolvere i problemi", ha osservato il portavoce, citato dall'agenzia Interfax.
"L'Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra. E abbiamo sempre detto che l'unica ragione per cui la guerra continua è la Russia", così ha ribattuto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, alla vigilia del dei colloqui bilaterali in Arabia Saudita fra delegati di Ucraina e Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di aspettarsi "molti progressi" da questi incontri.