Molotov contro il Cremlino: è virale il video di un uomo che "sfida" Putin
La breve clip, inizialmente condivisa su TikTok. è poi diventata virale e rilanciata da giornali internazionali e tv di tutto il mondo.
Sta circolando sui social un video che sembra mostrare un uomo - ripreso da un'automobilista - intento a lanciare una bottiglia molotov contro le mura del Cremlino. La breve clip, inizialmente condivisa su TikTok e poi diventata virale e rilanciata da giornali internazionali e tv di tutto il mondo, ha accumulato oltre 350.000 visualizzazioni.
@den_di123Москва, Кремль.♬ MALINOVAYA LADA - GAYAZOV$ BROTHER$
Il video virale di un uomo che lancia molotov contro le mura del Cremlino
L'uomo, di cui non è nota l'identità, è stato ripreso mentre lanciava una bomba molotov oltre le mura del Cremlino, lo storico complesso fortificato nel cuore di Mosca che funge da residenza ufficiale del presidente Vladimir Putin. La cautela - considerato che non è ancora chiara la fonte delle riprese - resta d'obbligo circa l'attendibilità della notizia.
La bottiglia sembrava aver colpito il muro, dove si può vedere un piccolo fuoco lasciare un grande segno di bruciatura. Piccole fiamme si possono notare anche sul terreno vicino al muro. Dopodiché si vede l'autore del lancio fare il gesto dell'ombrello in direzione della struttura.
Su TikTok, alcuni commentatori hanno elogiato le azioni dell'uomo, mentre altri hanno espresso preoccupazione per il suo destino.
"Ne abbiamo bisogno di diverse migliaia!" recita un commento.
"Il ragazzo probabilmente non vedrà mai più la luce", ha detto un altro.
La repressione russa
La repressione del dissenso nel Paese è stata infatti inasprita da quando la Russia ha lanciato l'invasione su vasta scala dell'Ucraina, il mese scorso. Le testate giornalistiche indipendenti sono state bloccate e le piattaforme di social media, tra cui Facebook e Instagram, sono state bandite.
Il parlamento russo ha approvato, all'inizio di questo mese, una legge che criminalizzava le "notizie false" sull'esercito russo. Ha inoltre vietato ai media di usare le parole "invasione", "assalto" o "guerra" per descrivere il conflitto in Ucraina.
Più di 15.000 persone sono state arrestate per aver manifestato contro l'agire di Putin dal 24 febbraio 2022, secondo OVD-Info, un gruppo per i diritti umani che segue gli arresti politici.
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Nonostante il clima di paura sono state numerose le manifestazioni contro la guerra, che hanno avuto luogo nelle strade di Mosca e San Pietroburgo. Pur rischiando l'arresto, alcuni cittadini russi hanno quindi deciso di "camuffare" le proprie proteste pacifiche utilizzando cartelli o striscioni senza riferimenti apparentemente chiari al conflitto in Ucraina.
Manifestazioni e proteste “non autorizzate” in Russia sono vietate dal 2014. La legge prevede una pena fino a 15 giorni di detenzione al primo arresto. I recidivi rischiano invece fino a cinque anni di carcere.