Due bambini di 8 e 10 anni sono stati uccisi e almeno 17 persone – di cui 14 minori – sono rimaste ferite. E’ il tragico bilancio della sparatoria avvenuta martedì mattina, poco prima delle 8:30, all’interno della Unification Church, situata di fronte alla Cristo Rey High School di Minneapolis, durante la Messa di inizio anno scolastico.
La dinamica dell’attacco
Secondo quanto riferito dal capo della polizia di Minneapolis, Brian O’Hara, l’attentatore – identificato come Robin Westman, 20 anni, senza precedenti penali – si è presentato vestito di nero e armato di fucile.
L’uomo avrebbe sparato attraverso le finestre della chiesa, colpendo i bambini seduti nei banchi. Due porte dell’edificio erano state bloccate dall’esterno con assi di legno, presumibilmente per impedire la fuga dei presenti.
Dopo una breve fuga, Westman si sarebbe tolto la vita. La notizia è stata confermata anche dalla CNN.
Le vittime e i feriti
Il bilancio attuale è di due alunni deceduti e 17 feriti, molti dei quali bambini trasportati d’urgenza in ospedale. Sette di loro sono in condizioni critiche e quattro hanno già subito interventi chirurgici.

Il profilo dell’attentatore
Secondo NBC News, prima della strage Robin Westman aveva pubblicato online diversi video con riferimenti al suicidio e richiami a precedenti massacri scolastici, come la strage di Sandy Hook del 2012.
Un altro video, diffuso quasi in contemporanea con l’attacco, mostrava messaggi minacciosi scritti sui caricatori delle armi, tra cui uno con la frase “Uccidi Donald Trump”.

Il giovane aveva anche lasciato un biglietto di scuse alla famiglia e uno schizzo della pianta interna della chiesa.
La polizia ha inoltre confermato che la madre del sospettato, Mary Grace Westman, aveva lavorato presso l’istituto tra il 2016 e il 2021. Robin, invece, si era diplomato lì nel 2017.
Indagini e reazioni ufficiali
Il direttore dell’FBI, Kash Patel, ha annunciato che l’attacco verrà trattato come un atto di terrorismo domestico e come un crimine d’odio contro i cattolici.
Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha definito la sparatoria “un orribile atto di violenza”.
Anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato:
“Sono stato informato della tragica sparatoria di Minneapolis. L’FBI è già sul posto e la Casa Bianca continuerà a monitorare la situazione. Unitevi a me nella preghiera per tutte le persone coinvolte”.
Dal Vaticano, Papa Leone XIV ha espresso profonda tristezza per l’accaduto, inviando un messaggio di cordoglio alla comunità colpita.