mosca

Ministro dei trasporti russo trovato morto poche ore dopo esser stato silurato

Un altro funzionario 42enne deceduto: secondo fonti ufficiali, stroncato da un arresto cardiaco

Ministro dei trasporti russo trovato morto poche ore dopo esser stato silurato
Pubblicato:

La mattina di lunedì 7 luglio 2025, nella città di Odincovo, alla periferia ovest di Mosca, è stato trovato morto Roman Starovoit, 53 anni, fino a poche ore prima ministro dei Trasporti della Federazione Russa. La notizia del decesso è giunta poco dopo l’annuncio del suo licenziamento da parte del presidente Vladimir Putin, formalizzato con un decreto presidenziale di cui non sono state rese note le motivazioni.

Ministro dei trasporti russo trovato morto poche ore dopo esser stato silurato
Vladimir Putin

Il Comitato Investigativo russo, principale organo investigativo del paese, ha dichiarato di aver aperto un’indagine, specificando che l’ipotesi principale al momento è quella di suicidio. Tuttavia, le circostanze restano poco chiare, e le versioni diffuse da media ufficiali e indipendenti divergono.

Poche ore dopo la notizia del presunto suicidio, un altro funzionario 42enne è deceduto: secondo fonti ufficiali, stroncato da un arresto cardiaco.

Versione ufficiale e voci contrastanti

Secondo le autorità, Starovoit sarebbe stato trovato privo di vita all'interno della sua auto Tesla, con una ferita d’arma da fuoco, appena fuori Mosca. Accanto al corpo sarebbe stata rinvenuta una pistola legalmente registrata a suo nome, un’arma che – secondo alcuni media russi – gli era stata donata nel 2023 come riconoscimento per il suo servizio dal Ministero degli Interni.

Tuttavia, diversi canali Telegram molto seguiti e noti per le loro fonti interne – tra cui Mash, Baza, Shot e 112 – riferiscono una versione diversa: il corpo non sarebbe stato trovato nell’auto, ma in un cespuglio poco distante. Secondo questi canali, la morte potrebbe essere avvenuta addirittura tra sabato e domenica, quindi prima dell'annuncio ufficiale del licenziamento.

A complicare ulteriormente la cronologia degli eventi, Mash sostiene che lunedì mattina Starovoit avrebbe partecipato a una riunione presso il ministero, prima di apprendere della sua destituzione e, poche ore dopo, morire.

Corruzione e scandali

Roman Starovoit era stato nominato ministro dei Trasporti nel luglio 2024, dopo aver ricoperto per quasi cinque anni il ruolo di governatore della regione di Kursk. Il decreto di licenziamento emesso dal Cremlino non offre spiegazioni, ma diverse fonti, tra cui l’agenzia britannica Reuters, collegano la rimozione all’inchiesta per corruzione che lo coinvolgeva. L’indagine riguardava presunti fondi sottratti alle opere di fortificazione del confine tra la regione di Kursk e l’Ucraina.

Tre mesi dopo la sua nomina a ministro, infatti, le forze ucraine attraversarono quel confine nella più grande incursione in territorio russo dalla Seconda guerra mondiale. La difesa della zona si rivelò insufficiente, e la riconquista richiese mesi e l’impiego massiccio di truppe, tra cui migliaia di soldati nordcoreani. Lo scandalo ha poi coinvolto anche il suo successore come governatore di Kursk, Alexei Smirnov, accusato di appropriazione indebita proprio in relazione a quei fondi.

Secondo alcune ricostruzioni dei canali Telegram, Starovoit avrebbe addirittura testimoniato contro Smirnov, elemento che ha rafforzato le speculazioni attorno alla sua morte.

L’arrivo del nuovo ministro

Nel giro di poco più di un’ora dal licenziamento di Starovoit, Vladimir Putin ha nominato un nuovo ministro dei Trasporti: Andrei Nikitin, ex governatore della regione di Novgorod. La rapidità della nomina ha alimentato l’idea che il cambio fosse pianificato da tempo: secondo Reuters, i preparativi per la sostituzione erano già in corso prima del Forum economico internazionale di San Pietroburgo del mese scorso.

Interrogato sulla scelta, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato:

“Secondo il presidente, le qualità professionali e l'esperienza di Andrei Nikitin contribuiranno al meglio a garantire che questa agenzia, estremamente importante, adempia ai suoi compiti e alle sue funzioni”.

Alla domanda se il licenziamento indicasse una perdita di fiducia da parte di Putin nei confronti di Starovoit, Peskov ha risposto evasivamente: “Non c'è alcuna formulazione del genere nel decreto”.

Il secondo morto: un arresto cardiaco sospetto

Nel pomeriggio dello stesso giorno, un secondo decesso ha scosso il ministero dei Trasporti: quello di Andrei Korneychuk, 42 anni, vice capo del dipartimento di gestione patrimoniale dell’agenzia delle strade. Secondo quanto riportato dagli stessi canali Telegram che hanno diffuso le prime informazioni sulla morte di Starovoit, Korneychuk si sarebbe accasciato al suolo nel suo ufficio durante una riunione, immediatamente dopo aver appreso della rimozione di Starovoit.

Le fonti ufficiali parlano di un arresto cardiaco, ma le coincidenze temporali e la posizione di Korneychuk nel ministero alimentano dubbi e speculazioni.

Una lunga scia di morti misteriose

Il caso di Starovoit e Korneychuk si inserisce in un pattern ormai noto in Russia: dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, sono numerose le morti di funzionari pubblici e imprenditori avvenute in circostanze sospette, spesso archiviate dalle autorità come suicidi. In diversi casi, si è ipotizzato che dietro questi decessi potessero esserci epurazioni interne, ritorsioni politiche o silenziamenti legati a scandali e corruzione.