Giornata di impegni istituzionali per il premier ungherese Viktor Orbán. In mattinata il leader di Budapest è ricevuto in Vaticano da Papa Leone XIV, mentre nel pomeriggio, alle 15:30, è atteso a Palazzo Chigi per un colloquio con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Al centro della sua visita, la guerra in Ucraina e le sanzioni europee contro Mosca, con particolare riferimento al nodo del petrolio russo.
Nel pomeriggio incontro con Meloni
L’incontro con Meloni arriva in un momento cruciale per i rapporti tra Ungheria e Unione Europea. Orbán, da tempo su posizioni vicine al Cremlino, continua a opporsi alle nuove misure restrittive contro la Russia, in particolare all’embargo energetico. Diversi osservatori ritengono che la premier italiana possa giocare un ruolo di mediatrice nella complessa trattativa tra Bruxelles, Washington e Budapest, con l’obiettivo di preservare l’unità europea sulla linea delle sanzioni e sul sostegno a Kiev.

Il tema è stato affrontato venerdì 24 ottobre 2025 durante il cosiddetto “tavolo dei volenterosi” convocato dal premier britannico Keir Starmer, al quale Meloni ha partecipato in videoconferenza. In quell’occasione, la presidente del Consiglio ha ribadito la necessità di una risposta comune dell’Occidente, sottolineando l’importanza di mantenere saldo il legame transatlantico con gli Stati Uniti, dove Donald Trump si è espresso a favore di un inasprimento delle sanzioni sul petrolio russo.
Secondo fonti diplomatiche, l’appuntamento di oggi con Orbán avrebbe la “benedizione” degli alleati, nel tentativo di mantenere aperto un canale di dialogo con Budapest e impedire che il dissenso ungherese indebolisca la posizione europea nei confronti di Mosca. La premier italiana punta così a ritagliare per Roma un ruolo di mediazione “informale”, capace di smussare le divergenze più acute che separano Bruxelles da Budapest.