Meloni: "Non è il momento per riconoscere la Palestina. Il punto d'arrivo è due popoli, due Stati"
"Riconoscerla ora potrebbe essere addirittura controproducente"

Il tema del riconoscimento dello Stato di Palestina è diventato caldissimo in questi giorni, dopo le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che ha detto che la Francia lo farà da settembre, e la risposta di Trump ("Ciò che dice non conta, ma è un bravo ragazzo").
E l'Italia, cosa ne pensa? La linea del Governo su questo tema è chiara, e l'ha ribadita ancora una volta in queste ore Giorgia Meloni.
Riconoscimento Palestina, la linea di Meloni
Meloni da tempo sostiene la linea dei "due popoli, due Stati", e lo ha ribadito ancora con forza in una dichiarazione a Repubblica:
"L'ho detto varie volte, anche in Parlamento, alla stessa autorità palestinese e a Macron: io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l'obiettivo. Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto quando non lo è".
"Quanto ho detto è la ragione per la quale essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione".
"Due popoli, due Stati"
Dunque, sì al riconoscimento - dato che la linea è quella - ma al termine di un processo che veda effettivamente nascere lo Stato palestinese, anche da accordi diplomatici con Israele.
Una visione diametralmente opposta a quella di molti palestinesi, che chiedono invece il riconoscimento per sedersi al tavolo con Israele con maggiori carte a disposizione.
Le parole di Tajani
Ieri della questione aveva parlato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sulla stessa lunghezza d'onda di Meloni:
"L'Italia è per la soluzione due popoli e due Stati ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull'altro e siamo il Paese al mondo che ha accolto il maggior numero di rifugiati da Gaza".