Medio Oriente: Hamas ha confermato sabato la liberazione di altri sei ostaggi israeliani
Verranno restituiti anche i corpi di quattro persone rapite il 7 ottobre 2023. Dal Governo Netanyahu via libera all'ingresso nella striscia di centinaia di roulottes e mezzi per spostare le macerie e alla liberazione di 47 detenuti palestinesi

Si è conclusa la prima fase di negoziati tra Israele e Hamas. In un solo scambio - il quale si terrà sabato 22 febbraio 2025 - il movimento islamista ha accettato la richiesta di liberare gli ultimi sei ostaggi vivi dei 33 previsti nella prima fase dell'accordo, confermando anche la restituzione di quattro salme di rapiti per giovedì 20 febbraio 2025. In cambio saranno rilasciati 47 detenuti palestinesi.
Giovedì la consegna di quattro salme
Tra le quattro salme che saranno consegnate da Hamas alle Forze di difesa israeliane vi saranno anche Shiri, Kfir e Ariel Bibas, la madre e i due bambini dai capelli rossi rapiti il 7 ottobre 2023 dalla loro abitazione nel kibbutz di Nir Oz, ha affermato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Khalil Al-Hayya. I corpi saranno identificati da Israele nelle successive 48 ore per confermarne l'identità attraverso l'esame del DNA.

I due figli sono gli ostaggi più giovani rapiti il 7 ottobre. Kfir e Ariel Bibas avevano rispettivamente nove mesi e quattro anni quando sono stati rapiti. A novembre 2023 Hamas affermò che i due fratellini Bibas erano stati uccisi insieme alla madre in un raid israeliano, diventando così un simbolo e tra le vittime più note della guerra. Yarden Bibas, marito di Shiri e padre di Ariel e Kfir, è stato rilasciato da Hamas due settimane fa.
Sabato rilasciati sei ostaggi vivi
Sabato sarà la volta del rilascio di "tutti i rimanenti ostaggi vivi" della prima fase degli accordi. A confermarlo è stato ancora il vice capo dell’ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayya. Accettata dunque la volontà di accelerare i tempi da parte di Israele, sulla strada del raggiungimento di un cessate il fuoco permanente e il conseguente ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza.

Le liberazioni saranno quindi ridotte da due a una, velocizzando il processo di scambio degli ostaggi. Gli ostaggi israeliani sono sei: Avera Mengistu e Hisham al-Sayed saranno rilasciati dopo più di dieci anni in cattività a Gaza; Omer Wenkert, Omer Shem Tov, Eliya Cohen, Tal Shoham dopo 505 giorni di prigionia.
Anche Hamas ha reso noto di essere pronto a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani durante la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco di Gaza con Israele che dovrebbe fermare definitivamente la guerra, ha riferito Hazem Qasym, il portavoce di Hamas.
In cambio, il primo ministro israeliano Netanyahu consentirà l'ingresso a Gaza di centinaia di roulotte per gli sfollati e i mezzi pesanti per spostare le macerie che ricoprono la Striscia e le strade di collegamento. Saranno 47 i detenuti palestinesi che verranno liberati, i quali si aggiungeranno agli oltre mille già tornati in libertà nelle scorse settimane.
Via ai negoziati per la seconda fase
Il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar ha spiegato come i negoziati per la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza avvieranno nella prossima settimana. Si tratterà un nuovo scambio di ostaggi e la completa smilitarizzazione della Striscia. In particolare comprenderà lo scambio dei restanti ostaggi israeliani, tra cui 19 militari - tutti in vita secondo l'inviato Usa Steve Witkoff - con altri detenuti palestinesi. Secondo le stime, altri 24 ostaggi ancora in vita saranno rilasciati.

Da entrambe le parti vi era la volontà di chiedere entro sabato 23 febbraio 2025 la prima fase degli accordi e così è stato. Adesso è tempo di proseguire con la seconda fase. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha scelto il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer a capo della squadra israeliana incaricata delle negoziazioni per la liberazione degli ostaggi.