Maxi incendio attorno a Gerusalemme: Hamas incita ad appiccare le fiamme, Abu Mazen invece offre aiuto (Canadair anche dall'Italia)
Non è chiara l'origine dei roghi, che potrebbero arrivare fino in città. Netanyahu decreta lo stato di emergenza nazionale

Un vasto incendio sta devastando le aree boschive a ovest di Gerusalemme, spinto da venti forti e temperature elevate. Le fiamme minacciano i sobborghi della città, in un contesto già teso per le celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza israeliano. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale, sottolineando come "il vento da ovest possa facilmente spingere il fuoco verso i quartieri alla periferia di Gerusalemme e persino all’interno della città stessa".
Una catastrofe in corso
Sono oltre 155 le squadre dei vigili del fuoco impegnate nella lotta contro il fuoco, supportate da elicotteri e aerei antincendio, la cui attività è ripresa all’alba. L’esercito è stato mobilitato per assistere le operazioni di spegnimento, con il ministro della Difesa Israel Katz che ha parlato apertamente di "emergenza nazionale".
Le fiamme hanno già colpito sette aree principali, costringendo all’evacuazione almeno cinque comunità. Le autorità hanno anche chiuso l'autostrada Gerusalemme-Tel Aviv e sospeso i collegamenti ferroviari con la capitale per diverse ore.
ISRAEL IS ON FIRE
Reports are coming in that the fires spreading near Jerusalem are advancing toward Israeli military bases. pic.twitter.com/bWW2yAMBst
— Khalissee (@Kahlissee) April 30, 2025
In totale, 17 vigili del fuoco sono rimasti feriti, due dei quali ricoverati in ospedale. Si segnalano anche decine di intossicati dal fumo, mentre l’ospedale Ein Kerem ha evacuato i pazienti meno gravi e l’ospedale Alin si prepara all’evacuazione. Le ambulanze della Magen David Adom sono state dislocate nelle aree a rischio, con unità motociclistiche pronte a prestare soccorso ai cittadini bloccati nel traffico.
Incendi dolosi? Lo Shin Bet indaga
Sull’origine dei roghi non ci sono ancora certezze. Il comandante dei vigili del fuoco di Gerusalemme, Shmulik Friedman, ha dichiarato che "dopo i primi focolai, diversi incendi dolosi sono stati appiccati in altre località". Per questo motivo, il servizio di intelligence interna Shin Bet sta collaborando con la polizia nelle indagini, che però, secondo fonti di sicurezza, restano delicate e senza prove definitive.
Nel frattempo, sono stati segnalati tre arresti: tra questi, un uomo di Gerusalemme Est sorpreso mentre cercava di incendiare della sterpaglia. I media locali riportano altri due fermi in aree colpite.
L’incitamento di Hamas e l’appello alla distruzione
Nel frattempo, Hamas ha diffuso un messaggio su Telegram incitando i palestinesi a "bruciare tutto ciò che potete: boschi, foreste, case dei coloni". Il messaggio è stato rilanciato da vari canali Telegram legati a milizie palestinesi, tra cui Jenin News Network e Nablus News, che hanno parlato apertamente di "trasformare Israele in un inferno di fuoco".
Al contrario, l’Autorità Nazionale Palestinese guidata da Abu Mazen ha offerto aiuto a Israele, scatenando critiche feroci da parte di gruppi estremisti che hanno bollato la mossa come un "tradimento". Alcuni canali vicini a Hamas hanno invocato "benzina e una scintilla per alimentare il caos".
Aiuti internazionali: arrivano Canadair dall’Italia e dalla Croazia
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha attivato il canale diplomatico per chiedere aiuto. In risposta, l’Italia ha inviato due Canadair tramite la Protezione Civile, mentre la Croazia ne ha messo a disposizione un altro.
An Israeli Air Force C-130J Super Hercules heavy transport plane, known in the military as Shimshon, is seen dropping fire retardant material over the Mesilat Zion area, close to Jerusalem, as major fires rage in the area. pic.twitter.com/3pI6ffaHG3
— Emanuel (Mannie) Fabian (@manniefabian) April 30, 2025
Anche Francia, Spagna, Cipro, Grecia e Bulgaria hanno offerto supporto: in particolare, la Spagna ha promesso due aerei antincendio "di massima capacità". Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso "piena solidarietà" con il popolo israeliano, così come l’Unione Europea tramite il Meccanismo di Protezione Civile.
Eventi cancellati e allerta massima
A causa della situazione, sono stati cancellati tutti gli eventi previsti per il Giorno dell’Indipendenza, inclusa la cerimonia principale a Gerusalemme. Il ministro Miri Regev ha confermato l'annullamento per motivi di sicurezza. Nel frattempo, la polizia ha imposto un divieto nazionale di accensione di fuochi e griglie, valido per tutta la giornata festiva.
🚨 BREAKING & UNUSUAL:
Fires are raging across Israel — Tel Aviv is reportedly calling for international help to contain the flames!Key roads are cut off, including the main highway between Tel Aviv and Jerusalem.
Drivers are abandoning their cars and fleeing on foot.
(Source:… pic.twitter.com/KXeiZNrq93— SilencedSirs◼️ (@SilentlySirs) April 30, 2025
"Potremmo essere davanti al più grande incendio mai registrato nel Paese", ha dichiarato il comandante Friedman. Le autorità israeliane restano in stato di massima allerta, mentre il fuoco continua a bruciare senza sosta. Le prossime ore saranno decisive per contenere l’avanzata delle fiamme ed evitare che Gerusalemme venga raggiunta dal devastante incendio.