Malato di Sla invia il primo tweet al mondo con la sola forza del pensiero
Il dispositivo funziona come un cervello bluetooth ed è stato progettato per coloro che hanno perso la capacità di muoversi o parlare a causa di una malattia o di un incidente.
Per tutti coloro che non vedono quanta poesia ci sia nella scienza, forse è il momento di ricredersi. Un uomo, malato di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), è riuscito a inviare il suo primo messaggio social grazie a un dispositivo di otto millimetri impiantato nel cervello, che senza fili traduce l'attività elettrica dei neuroni in parole e comandi sullo schermo del computer. Per lui, che vive intrappolato in un corpo che non risponde più, questa incredibile magia significa indipendenza.
Primo tweet al mondo inviato col pensiero
Succede in Australia: Philip O'Keefe, 62enne malato di Sla, ha consegnato al web il suo primo messaggio frutto esclusivamente di un pensiero, attraverso il profilo dell'amministratore delegato dell'azienda, Thomas Oxley, che ha sviluppato l'innovativa interfaccia, Stentrode.
"Hello, world! Short tweet. Monumental progress" ("Ciao, mondo! Piccolo tweet. Progresso enorme")".
hello, world! Short tweet. Monumental progress.
— Thomas Oxley (@tomoxl) December 23, 2021
Una frase che ricorda lo sbarco sulla Luna: "Un piccolo passo per un uomo, grande balzo per l'umanità". Ed è proprio così.
"Quando ne ho sentito parlare per la prima volta - racconta Philip - sapevo quanta indipendenza avrebbe potuto restituirmi. Il sistema è incredibile, è come imparare ad andare in bicicletta: serve un po' di pratica, ma quando inizi ad andare, diventa naturale. Adesso penso solo a dove voglio cliccare sul computer e posso mandare email, gestire il mio conto, fare acquisti e ora inviare anche messaggi al mondo via Twitter".
Philip ha fatto sette tweet e ha messo diversi like.
"Questi tweet rappresentano un momento importante per il settore delle interfacce cervello-computer impiantabili. Dimostrano la connessione, la speranza e la libertà che danno a persone come Phil che hanno perso gran parte della loro indipendenza funzionale a causa di una paralisi. Non vediamo l'ora di far avanzare la nostra interfaccia Stentrode nel primo studio clinico negli Stati Uniti il prossimo anno" ha aggiunto Oxley.
Come funziona
Il dispositivo funziona come un cervello bluetooth ed è stato progettato per coloro che hanno perso la capacità di muoversi o parlare a causa di una malattia o di un incidente. Finora è stato impiantato in via sperimentale in due malati di Sla in Australia.
"Fin dal primo giorno sono stato desideroso di partecipare a qualsiasi sperimentazione che avrebbe potuto allungarmi la vita o trovare una cura", racconta Philip in un video pubblicato qualche mese fa dall'Università di Melbourne. L'intervento per il posizionamento dello Stentrode nel cervello è stato eseguito tramite un catetere che ha raggiunto la corteccia motoria passando attraverso la vena giugulare, in pratica la stessa procedura mininvasiva impiegata per intervenire in caso di ictus.
"Sono sempre stato consapevole del fatto che questo probabilmente sarà di grande aiuto non tanto per me, come singolo individuo nel breve termine, ma per quelli che verranno dopo di me. Sono felice di poter aiutare gli altri", afferma Philip. "Spero di aprire la strada all'uso di Twitter tramite il pensiero".