Volenterosi

Macron: “26 Paesi si sono impegnati per truppe in Ucraina”. Meloni: “Niente soldati italiani”

La premier ha ribadito "l'apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini"

Macron: “26 Paesi si sono impegnati per truppe in Ucraina”. Meloni: “Niente soldati italiani”

A seguito della riunione della Coalizione dei Volenterosi avvenuta a Parigi, 26 Paesi del gruppo si sono impegnati per inviare truppe in Ucraina come forze di riassicurazione fin dal giorno seguente alla firma di una pace. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. 

Tra questi però non ci saranno italiani, come ha ribadito ancora una volta Giorgia Meloni.

Macron: “26 Paesi si sono impegnati per truppe in Ucraina”

Non si tratta di inviare forze da combattimento, ma l’obiettivo – come ha spiegato Macron – “sarà garantire la pace e un cessate il fuoco, e prevenire un nuovo attacco”.

Insomma, prima deve esserci il cessate il fuoco e poi se ne parlerà. Dunque non siamo di fronte a una situazione particolarmente imminente.

Meloni: “Niente soldati italiani in Ucraina”

Giorgia Meloni ha partecipato in collegamento da Roma (dove è in programma un incontro con il presidente della Polonia Karol Nawrocki) all’incontro. E ha ribadito che l’Italia non intende inviare soldati in Ucraina.

“La premier Giorgia Meloni ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina, ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini“, recita una nota di Palazzo Chigi.

La Germania “pungola” gli Usa

La Germania, invece, prede tempo, come si spiega in una nota della cancelleria tedesca:

“Gli europei sono disposti a contribuire in modo decisivo a forti garanzie di sicurezza per l’Ucraina dopo una soluzione negoziale. La Germania darà il proprio contributo. Il governo federale è disposto ad ampliare il proprio impegno. La Germania deciderà in merito a un intervento militare a tempo debito, una volta chiarite le condizioni quadro”.

“Ciò riguarda, tra l’altro, la natura e la portata dell’impegno degli Stati Uniti e l’esito del processo negoziale”.