L'ultima tv russa libera chiude le trasmissioni e trasmette non stop il Lago dei cigni
I dipendenti sono usciti dallo studio televisivo, mentre Natalia Sindeyeva, tra i fondatori del canale, ha salutava il pubblico con un eloquente "No alla guerra".
La censura russa colpisce duramente l'informazione. E così, mentre l'Europa mette al bando i siti pro-Putin (Sputnik e RussiaToday), il Cremlino fa altrettanto in casa propria. Tv Rain, una delle ultime testate giornalistiche russe, interromperà le trasmissioni a tempo indeterminato dopo le pressioni governative sulla copertura mediatica della guerra in Ucraina.
L'ultima tv russa libera chiude le trasmissioni
L’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni russa aveva già bloccato TV Rain all’inizio di questa settimana, accusandola di "incitare all’estremismo, abusare dei cittadini russi, causare un’interruzione di massa della calma e della sicurezza pubblica e incoraggiare le proteste"
L'1 marzo il sito web della tv era stato bloccato.
“Abbiamo bisogno di forza per uno sbocco e capire come lavorare ulteriormente. Speriamo davvero di tornare in onda e continuare a lavorare", ha detto Natalia Sindeyeva, una delle fondatrici del canale.
LO STAFF DI TV RAIN ABBANDONA LO STUDIO:
La trasmissione del Lago dei cigni
Giovedì, l’ultimo atto delle trasmissioni. I dipendenti sono usciti dallo studio televisivo, mentre Natalia Sindeyeva ha salutava il pubblico con un eloquente "No alla guerra".
Il canale ha quindi iniziato a riprodurre spezzoni de “Il Lago dei cigni” di Tchaikovsky, in una versione del balletto che i canali televisivi sovietici trasmettevano senza sosta durante il fallito golpe del 1991.
La Duma intanto si appresta ad approvare la legge sulle fakenews: chi parla di invasione dell'Ucraina o riporta versioni diverse da quelle ufficiali rischia fino a 15 anni di prigione.
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