guerra economica

L'Europa vota l'embargo immediato per gas e petrolio russi. Cosa può succedere: rischi e vantaggi

Le conseguenze potrebbero essere peggiori per Mosca che per il Vecchio Continente.

L'Europa vota l'embargo immediato per gas e petrolio russi. Cosa può succedere: rischi e vantaggi
Pubblicato:
Aggiornato:

Stop immediato alle importazioni di gas e  petrolio russo. L'Europa alza il livello dello scontro con Mosca.  Con 513 favorevoli, 22 contrari e 19 astenuti il Parlamento Europeo ha votato  la risoluzione che chiede l’embargo totale e immediato delle importazioni di petrolio, carbone, gas e combustibile nucleare dalla Russia.

Ue: stop immediato a gas e petrolio russi

Le sanzioni contro la Russia potrebbero presto alzare il livello. E l'Europa è pronta a "rischiare" di suo, pur di "convincere" Putin a fermare i massacri in Ucraina. D'altronde, come ha detto il premier Mario Draghi, è il momento di decidere se tenere il condizionatore acceso o volere la pace.

La risoluzione prevede anche la definizione di tappe da seguire per la revoca nell’eventualità “in cui la Russia adotti provvedimenti intesi a ripristinare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e ritiri completamente le proprie truppe dal territorio ucraino”.

Le nuove sanzioni

In realtà il piano dell'Europa non era così "drastico", ma le atrocità di Bucha hanno convinto la Ue ad alzare il livello con sanzioni più impattanti.

Le nuove sanzioni approvate prima del voto sull'embargo prevedono:

  •  divieto delle importazioni di carbone, per un valore di 4 miliardi di euro all’anno
  •  sanzioni per le banche russe
  •  stop delle navi russe  (con alcune esenzioni) e degli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi
  •  blocco delle esportazioni dell’Ue di semiconduttori e macchinari avanzati e di altre importazioni dell’Ue tra cui legno e cemento, frutti di mare e alcol

Ora a queste potrebbe aggiungersi lo stop totale alle importazioni energetiche.

Cosa succede ora: le possibili conseguenze per la Russia

Se il voto desse davvero origine all'embargo, a pagarne le conseguenze sarebbero tutti. Nei pensieri dell'Europa,  però, i guai maggiori sarebbero soprattutto per il Cremlino. Mosca incassa circa un miliardo di euro al giorno dall'esportazione del gas nel Vecchio Continente. Un flusso di denaro imprescindibile per la Russia, soprattutto in un momento  in cui "l'operazione militare in Ucraina" chiede ingenti investimenti.

E quelle per l'Europa

Quello che ci si domanda è però se l'Europa (e egoisticamente l'Italia) può permettersi di dire "stop" all'energia russa. Il nostro Paese, ricordiamo, importa la maggior parte del suo gas da Mosca e questo potrebbe rappresentare un vero problema. 

Una situazione simile a quella della Germania ed è per questo che il cancelliere tedesco Olaf Scholz è alla guida degli "scettici". Ma per l'Europa - se ragionasse effettivamente come tale - la chiusura dei rubinetti di Mosca sarebbe più gestibile che per il Cremlino. Uno studio presentato al Parlamento europeo da un team di economisti esclude uno scenario catastrofico. 

Lo studio sostiene che che l'impatto sul Pil del Vecchio Continente sarebbe compreso tra lo 0,2 e il 3,5 per cento. Una perdita contenuta, soprattutto a fronte delle previsioni di crescita per il 2022, che si attestano per l'Europa attorno al 3,7%. E dunque si tratterebbe semplicemente di un anno di stallo.

 

 

 

 

Seguici sui nostri canali