La Commissione europea è pronta a rivedere una delle politiche più simboliche della transizione verde: lo stop ai motori termici dal 2035.
Secondo quanto anticipato dalla Bild, Ursula von der Leyen e il leader del Partito Popolare Europeo Manfred Weber avrebbero raggiunto un accordo politico che ridimensiona l’obbligo originario di emissioni zero per le nuove auto immatricolate a partire dal 2035. L’annuncio ufficiale è atteso per martedì 16 dicembre 2025, nell’ambito del nuovo pacchetto legislativo dedicato all’automotive.
Addio al divieto totale: dal 2035 taglio del 90% delle emissioni
Al posto del bando ai motori a combustione interna, il nuovo schema prevede che le case automobilistiche riducano del 90% le emissioni medie di CO₂ delle loro flotte. Non più, dunque, l’obiettivo del 100% fissato dall’attuale regolamento. A confermarlo è stato lo stesso Weber, secondo cui il target del 100% “non ci sarà neanche a partire dal 2040“.
“Il divieto ai motori a combustione interna è escluso“, ha dichiarato alla Bild, aggiungendo che “tutti i motori oggi costruiti in Germania potranno continuare a essere prodotti e venduti”.
La nuova linea politica tutelerebbe quindi – almeno nelle intenzioni – sia il percorso verso la neutralità climatica, sia il principio di neutralità tecnologica.
Il pressing politico: Merz, Meloni e la lettera dei sei Paesi
Il compromesso sarebbe il risultato di intense trattative a Bruxelles negli ultimi giorni. La Bild attribuisce un ruolo decisivo alla “chiara posizione” assunta dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, da tempo contrario al divieto totale dei motori endotermici.

Ma un peso importante lo avrebbe avuto anche la lettera inviata dalla premier italiana Giorgia Meloni insieme ad altri cinque capi di governo, con cui veniva richiesta una revisione delle norme Ue nel nome della neutralità tecnologica. La posizione italiana si è così allineata alle preoccupazioni dell’industria automobilistica nazionale ed europea.
Un pacchetto più ampio: batterie, semplificazioni e flotte aziendali
La revisione del regolamento sulle emissioni è parte del pacchetto automotive che la Commissione presenterà a Strasburgo. Oltre alla modifica del target 2035, sono attese una strategia europea per le batterie, un pacchetto di semplificazioni Omnibus per il settore nonché una proposta per accelerare l’elettrificazione delle flotte aziendali.
Si attende anche una revisione dei criteri per la misurazione delle emissioni reali dei veicoli ibridi plug-in, inizialmente destinati a essere valutati con un metodo più severo. Tale stretta sarebbe ora rinviata.
Carburanti sintetici e biocarburanti: le opzioni sul tavolo post 2035
Il nuovo approccio non chiude la porta ai motori a combustione, ma li vincola a condizioni stringenti. Tra le ipotesi emerse ci sono l’uso obbligatorio di e-fuel (carburanti sintetici prodotti con CO₂ catturata ed energia rinnovabile), biocarburanti avanzati e materiali a basse emissioni, come l’acciaio verde.
Resta però un nodo ancora aperto: come definire i limiti e la quota di mercato ammissibile per le tecnologie ibride plug-in e per i veicoli elettrici con autonomia estesa.
Equilibrio politico e industriale: occupazione e competitività al centro
Secondo Weber, il compromesso consente all’Ue di “mantenere l’impegno per la neutralità climatica garantendo al tempo stesso la neutralità tecnologica“. La scelta, afferma, permette di “inviare un segnale importante all’industria automobilistica e tutelare decine di migliaia di posti di lavoro“.

Una linea condivisa dalle principali case automobilistiche europee, che da tempo giudicavano troppo aggressiva la scadenza del 2035 e temevano ripercussioni economiche e occupazionali.
La svolta sarà ufficiale martedì
La decisione sarà annunciata la prossima settimana, probabilmente martedì 16 dicembre, quando la Commissione presenterà ufficialmente il pacchetto automotive. Con il nuovo target del 90% e la cancellazione del divieto totale nel 2035 e nel 2040, l’Europa cambia rotta: la transizione ecologica dell’auto non sarà più un aut-aut, ma una traiettoria più flessibile e aperta a più tecnologie.