L'attacco dell'Iran a Israele, Teheran in stato di guerra. Meloni convoca tavolo permanente del Governo
L'intelligence iraniana ha chiuso lo spazio aereo e fermato i voli e avverte chi sosterrà Israele. Governo italiano impegnato per azione diplomatica
Alla fine le "minacce" di Benjamin Netanyahu sono rimaste parole al vento.
L'attacco dell'Iran a Israele è arrivato.
Lo scenario è ormai drammaticamente delineato. Le sirene d'allarme risuonano in tutto Israele, mentre Teheran ha di fatto annunciato lo stato di guerra.
L'attacco iraniano è stato rivendicato dai Pasdaran come "risposta all'uccisione di Nasrallah (il capo di Hezbollah, avvenuta sabato", mentre da Tel Aviv Netanyahu ha fatto rimbalzare parole di vendetta:
"La pagheranno cara".
L'attacco all'ora di cena, 180 missili su Israele
L'attacco è avvenuto all'orario di cena, attorno alle 20 quando sono stati circa 180 i missili balistici che l'Iran ha lanciato contro Israele.
Un'azione subito esaltata dalla Tv di Stato iraniana a tv che ha rivendicato che "l'80%" dei missili lanciati da Teheran abbia colpito i bersagli previsti.
In realtà l'attacco ha fatto partire anche un "balletto" di numeri e "ricostruzioni" dell'accaduto perché secondo fonti israeliane "un gran numero di missili sarebbero stati invece intercettati".
Iran in stato di guerra, chiuso spazio aereo e stop ai voli
Fatto sta che come detto, oltre a rivendicare il proprio attacco in risposta all'azione nel fine settimana di Israele, l'Iran ha anche dichiarato nelle scorse ore lo stato di guerra.
Lo ha fatto attraverso una nota ufficiale del Ministero dell'Intelligence:
"L'Iran è ora in stato di guerra. Abbiamo chiuso lo spazio aereo e fermato tutti i voli".
Ma non solo. Da Teheran è arrivato un altro inquietante avvertimento:
"Affronteremo allo stesso modo i Paesi che dovessero sostenere Israele".
Le reazioni dall'Italia: vertice d'urgenza a Palazzo Chigi
Ieri sera, subito dopo l'attacco iraniano, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato d’urgenza un vertice a Palazzo Chigi per discutere la situazione e valutare le misure necessarie.
Alla riunione hanno partecipato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento da remoto, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per i servizi di sicurezza, i vertici dei servizi segreti, il Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio e, in collegamento, l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari.
Dalla nostra premier sono arrivate parole di condanna a nome di tutto l'Esecutivo:
"Condanniamo l’attacco iraniano a Israele e come Governo siamo molto preoccupati per gli sviluppi in corso. Lanciamo un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori escalation".
Italia per soluzione diplomatica
La stessa presidente del Consiglio ha poi aggiunto che l’Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7, per la stabilizzazione del confine israelo-libanese attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701.
Ma non solo. Il Governo ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere in considerazione un rafforzamento del mandato della missione Unifil per assicurare la sicurezza del confine tra Israele e Libano in attuazione delle vigenti risoluzioni dell’Onu.
Gli obiettivi urgenti messi sul tavolo
Dal vertice a Palazzo Chigi è emersa poi l'urgenza di giungere a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735.
Nell’immediato, il Governo ha poi ribadito l'impegno per la messa in sicurezza dei cittadini italiani e dei militari del contingente Unifil.
Il tavolo di Governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l'evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie.
Charter dall'Italia per i nostri connazionali in Libano
Come detto, a fronte dell'impegno per la messa in sicurezza dei nostri connazionali il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato novità:
"Siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali. Ho da tempo invitato tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano con i voli commerciali disponibili. Stiamo lavorando per venire incontro alle loro richieste attraverso un aumento dei collegamenti, inclusi voli charter e altre modalità, che stiamo esaminando insieme al ministero della Difesa".
E il ministro degli Esteri ha aggiunto:
"Bisogna arrivare a stabilizzare il confine fra Israele e libano, far cessare il fuoco su Gaza e adoperarsi per il rilascio degli ostaggi".