E anche Netflix se ne va

La Russia è sempre più isolata: verso la disconnessione da Internet da venerdì 11 marzo

Secondo diversi organi di stampa il Cremlino, che smentisce, si staccherà dalla rete globale (anche) per difendersi dagli hacker.

La Russia è sempre più isolata: verso la disconnessione da Internet da venerdì 11 marzo
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Nonostante il Ministero della Sicurezza Digitale russo abbia dichiarato di non avere in programma di disconnettere la Russia da Internet globale, si fanno sempre più insistenti le voci circa la possibilità che Mosca decida di staccarsi dalla rete. Secondo indiscrezioni di stampa sarebbero già stati inviati messaggi di allerta, un invito a tenersi pronti. La testata Nexta tv aveva anticipato documenti su un piano del Cremlino per disconnettersi dall'11 marzo 2022. Intanto prosegue l'isolamento per la Russia: dopo le severe posizioni prese dal mondo dello sport, della musica, e della cultura, anche un colosso dello streaming come Netflix fa la propria mossa interrompendo le sue trasmissioni in tutti i territori posti sotto l'egida di Putin.

La Russia starebbe per disconnettersi da internet?

L'account di Nexta tv ha pubblicato due pagine di documenti in russo e spiega che tutti i server e i domini devono essere trasferiti nella zona russa, inoltre si stanno raccogliendo dati dettagliati sull'infrastruttura di rete dei siti per tagliare i ponti virtuali con il mondo. Mosca ufficialmente smentisce, ma l’ipotesi rimane sul tavolo.

Si aprirebbe uno scenario di isolamento definitivo per i cittadini del Paese, dove già vige il blocco dei principali social network e la defezione di una lunga lista di piattaforme tecnologiche, senza contare i molti media indipendenti che sono andati via dopo l'inasprimento della legge sulle 'fake news'.

Si può fare?

Sì si può fare, limitandosi all'analisi tecnica. E l'altra domanda è "perché farlo?".  Fondamentalmente per evitare la diffusione interna di scomode verità, oltre che un modo per difendersi da cyber attacchi, come quelli rivendicati finora da Anonymous.

Anonymous sostiene di aver violato la tv di stato russa per trasmettere filmati della guerra in Ucraina, per mostrare la realtà dell’invasione selvaggia. Gli hacker hanno affermato che stanno prendendo parte alla "più grande operazione anonima mai vista" con la Russia. La scorsa settimana, il collettivo aveva affermato di aver chiuso l'agenzia spaziale russa, in modo che Putin "non abbia più il controllo sui satelliti spia".

Netflix interrompe le trasmissioni

Netflix ha interrotto la sua attività nel territorio russo. La piattaforma non è più disponibile nella nazione del presidente Vladimir Putin, una decisione presa in sostegno del popolo ucraino, che contribuisce all’isolamento della Russia. Il colosso dello streaming aveva anche annunciato la sospensione di tutte le produzioni e le acquisizioni future dalla Russia.

Al momento chi prova ad iscriversi alla piattaforma dal territorio russo non riesce, mentre chi è abbonato continuerà a vedere film e serie tv della piattaforma fino al prossimo pagamento.

Anche Hollywood ha deciso di non restare a guardare: giganti come Disney, Warner, Sony, Paramount e Universal, hanno annullato l’uscita dei loro film in Russia.

La Biennale di Venezia ha fatto sapere, con un comunicato, che accoglierà gli autori russi nelle sue mostre (inclusa quella del Cinema), solo se opposti al regime di Putin.

E lo spettro di censura e isolamento dal resto del mondo, per i russi, si fa sempre più concreto.

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