GUERRA IN UCRAINA

La proposta di Putin: "Negoziati con Kiev il 15 maggio a Istanbul". Intanto riprendono i bombardamenti

Dal vertice dei “Volenterosi” a Kiev è emerso un ultimatum al presidente russo Putin, respinto dallo stesso: "Inaccettabile"

La proposta di Putin: "Negoziati con Kiev il 15 maggio a Istanbul". Intanto riprendono i bombardamenti
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Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’intenzione di chiedere al suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, di organizzare per il prossimo 15 maggio a Istanbul nuovi negoziati diretti tra Mosca e Kiev, rilanciando l’ipotesi di un cessate il fuoco esteso. La proposta giunge poche ore dopo la scadenza della tregua di 72 ore unilateralmente dichiarata dalla Russia in occasione della Giornata della Vittoria.

Putin: "Nostra proposta sul tavolo. Ultimatum? Inaccettabile"

La mossa di Putin arriva all’indomani del vertice dei “Volenterosi” a Kiev, che ha visto riuniti i leader di Francia, Germania, Regno Unito, Polonia e altri Paesi occidentali a fianco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al termine dell’incontro è stato lanciato un ultimatum a Mosca: accettare un cessate il fuoco immediato di 30 giorni oppure affrontare nuove sanzioni da parte di Unione Europea e Stati Uniti. Alla riunione hanno partecipato, in presenza o da remoto, Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer, Donald Tusk e la premier italiana Giorgia Meloni.

Putin ha respinto l'ultimatum definendolo "rozzo" e "inaccettabile", accusando l’Occidente di cercare di dettare condizioni che ostacolano il dialogo. Tuttavia, ha ringraziato l’amministrazione americana di Donald Trump per gli “sforzi di mediazione”, lasciando intendere un canale preferenziale con Washington.

Vladimir Putin

Lo stesso presidente russo ha definito la sua offerta come “seria” e “senza precondizioni”, sottolineando che “chi vuole la pace non può fare a meno di sostenerla”. Ha accusato Kiev di aver già respinto diverse proposte di tregua, incluso l’ultimo cessate il fuoco di tre giorni terminato alla mezzanotte.

La nostra proposta è sul tavolo e la decisione spetta ora alle autorità ucraine e ai loro curatori”, ha affermato, lanciando un appello per un nuovo inizio nei colloqui interrotti nel 2022.

Zelensky: "Segnale positivo dalla Russia"

"È un segnale positivo che i russi abbiano finalmente iniziato a considerare la fine della guerra. Il mondo intero lo aspettava da molto tempo. E il primo passo per porre fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco. Non ha senso continuare a massacrare nemmeno per un solo giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco – completo, duraturo e affidabile – a partire da domani, 12 maggio, e che l'Ucraina sia pronta a incontrarsi".

Queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha dichiarato di aspettarsi che Mosca si impegni per un cessate il fuoco di 30 giorni a partire da lunedì e che Kiev è appunto "pronta" per colloqui diretti con la Russia.

Fine della tregua: riprendono i bombardamenti

Nonostante la proposta di pace, le operazioni militari sono riprese con violenza nella notte. Poche ore dopo la fine della tregua, le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco con droni sull’Ucraina. Secondo l’aeronautica militare ucraina, sono stati lanciati 108 droni, almeno 60 dei quali Shahed di fabbricazione iraniana, abbattuti.

Circa 40, definiti “esche”, sono caduti in aree aperte. Gli attacchi hanno colpito la regione di Sumy, l’est e il sud del Paese, ma anche Kiev, dove è stato attivato il sistema di difesa aerea e si segnalano almeno un ferito e danni materiali. Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha esortato la popolazione a rifugiarsi nei bunker. “Le forze di difesa aerea sono attive nella capitale”, ha scritto su Telegram.

Sul fronte russo, il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha denunciato un attacco ucraino con droni nella città di Valuiki. Un uomo è rimasto ferito da schegge mentre si trovava in un’auto in movimento. Due veicoli sono stati danneggiati.

Macron non è convinto: "È solo un primo passo"

Dal fronte occidentale, il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto la proposta russa con cautela, definendola “un primo passo, ma non sufficiente”. Macron ha dichiarato che “un cessate il fuoco incondizionato non è preceduto da negoziati”, sottolineando il sospetto che Mosca stia solo cercando di guadagnare tempo.

Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha invece commentato positivamente l’annuncio di Putin, scrivendo su Truth Social: “Un giorno potenzialmente grandioso per Russia e Ucraina! Continuerò a lavorare con entrambe le parti per garantire che ciò accada”.

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