La Polonia schiera 40.000 soldati ai confini con la Bielorussia e la Russia. Si alza la tensione dopo i raid avvenuti nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2025, quando diciannove droni di fabbricazione russa hanno violato lo spazio aereo polacco, generando allarme e spingendo il premier Donald Tusk ad attivare l’articolo 4 della Nato, che prevede consultazioni urgenti tra i membri dell’Alleanza in caso di minaccia alla sicurezza.
La Polonia schiera 40mila soldati al confine
A spingere la Polonia a schierare un massiccio gruppo di soldati l’avvio delle periodiche esercitazioni congiunte russo-bielorusse, denominate Zapad 2025 che coinvolgeranno decine di migliaia di soldati. Esercitazioni, che come ha affermato Cezary Tomczyk, viceministro della Difesa, da Varsavia vengono viste come “offensive”.
“La Polonia si sta preparando alle manovre Zapad 2025 da molti mesi. L’esercito polacco ha condotto esercitazioni a cui hanno preso parte oltre 30.000 soldati polacchi, oltre a soldati dell’alleanza Nato, per rispondere adeguatamente”.
L’appoggio di Francia e Germania
A seguito delle incursioni dei droni russi in Polonia, anche Francia e Germania si muovono. Da Parigi, Emmanuel Macron ha deciso di “dispiegare tre caccia Rafale per contribuire a proteggere lo spazio aereo polacco e il fianco orientale dell’Europa insieme ai nostri alleati della Nato”.
“Ho preso questo impegno ieri con il primo ministro polacco. Ho discusso di questa questione anche con il segretario generale della Nato e con il primo ministro britannico, anch’egli impegnato nella difesa del fianco orientale. La sicurezza del continente europeo è la nostra massima priorità. Non cederemo alla crescente intimidazione della Russia”.
Anche a Berlino non stanno a guardare. Così, in un comunicato, il portavoce del governo federale Stefan Kornelius:
“La Germania rafforzerà il proprio impegno al confine orientale della Nato in risposta alle recenti violazioni dello spazio aereo polacco da parte della Russia. Oltre agli impegni già assunti nei Paesi baltici e in Polonia, il governo federale prorogherà ed estenderà l’Air Policing sulla Polonia”.
Tajani: “La Russia vuole testare la Nato”
Sulla vicenda si è espresso anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha affrontato l’argomento nel corso di un punto stampa alla Farnesina con l’omologo turco Hakan Fidan.

“È chiaro che la Russia voglia testare anche dal punto di vista militare la Nato e le sue capacità di reazione, pur non essendo in guerra con l’Alleanza. Non è una novità. C’è preoccupazione, perché ogni minimo errore può portare a un’escalation”.
La vicenda all’Onu
La vicenda, inoltre, oggi approda all’Onu. Il Consiglio di Sicurezza di emergenza chiesto dalla Polonia sull’intrusione di droni russi sul suo territorio si svolgerà oggi, venerdì 12 settembre 2025.
La riunione, in cui per il Segretariato interverrà la vicesegretario generale Rosemary DiCarlo, è prevista alle 15 ora di New York (le 21 in Italia).
LEGGI ANCHE: La Russia: “Non c’entriamo nulla con i raid di droni contro la Polonia”