MEDIO ORIENTE

La moglie di Netanyahu nella bufera per una dichiarazione sugli ostaggi ("Su 59, 24 vivi, forse di meno")

Le parole della first lady israeliana hanno alimentato timori che il numero dei sopravvissuti sia inferiore a quanto comunicato finora

La moglie di Netanyahu nella bufera per una dichiarazione sugli ostaggi ("Su 59, 24 vivi, forse di meno")
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Un breve video pubblicato dall’ufficio del primo ministro israeliano ha scatenato polemiche. Durante un incontro per il 77° anniversario dell’indipendenza di Israele, il premier Benjamin Netanyahu ha parlato pubblicamente degli ostaggi ancora detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, affermando che "ce ne sono fino a 24 vivi".

Una dichiarazione che già di per sé ha colpito per la sua precisione, ma che è stata seguita da un sussurro ancora più allarmante da parte della moglie, Sara Netanyahu: "Meno".

Dubbi sulla trasparenza delle informazioni

Il breve scambio, ripreso in un video poi diffuso sui social - qui sotto una delle pubblicazioni su X - ha sollevato interrogativi sulla reale entità delle informazioni in possesso del governo e sulla trasparenza nei confronti delle famiglie.

Attualmente, secondo le cifre ufficiali, sono 59 gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, ma almeno 35 di loro sono stati dichiarati morti. Le parole della first lady israeliana hanno quindi alimentato timori che il numero dei sopravvissuti sia addirittura inferiore a quanto comunicato finora.

Il gruppo Bring Them Home, che rappresenta le famiglie degli ostaggi, ha reagito con durezza.

"Avete seminato un panico indescrivibile nei cuori delle famiglie dei rapiti, che vivono già in una condizione di angosciante incertezza. Cosa intendeva dire Sara Netanyahu con quel "meno"? Sapete qualcosa che noi ignoriamo? Se ci sono informazioni di intelligence sulle condizioni dei nostri cari, pretendiamo che siano rese pubbliche".

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