piano svelato?

"La guerra è finita": l'articolo sulla vittoria in Ucraina è già pronto ma i russi lo pubblicano per errore

Una notizia decisamente singolare sta trapelando in queste ore: a Mosca erano convinti di conquistare Kiev in due giorni e c'era già un messaggio a reti unificate.

"La guerra è finita": l'articolo sulla vittoria in Ucraina è già pronto ma i russi lo pubblicano per errore
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Russia-Ucraina, ora a Mosca "leggono" il futuro: in un articolo pubblicato a fine febbraio da agenzie e Tv viene "svelato" il piano di Putin che "ha portato alla vittoria" e si è celebrato il ritorno dell'Ucraina sotto l'egida del Cremlino e la "fine della diaspora del popolo russo". Ma, ovviamente, si è trattato di un errore.

"La guerra è finita": l'articolo sulla vittoria pubblicato per errore

L'articolo, con dovizia di particolari e passaggi celebrativi della potenza russa è stato pubblicato (per errore) dall'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti il 26 febbraio.

Alla notizia di "secca cronaca" era accompagnato un lungo editoriale, ufficialmente scritto da uno dei redattori più esperti della testata, ma in queste ore, "analizzando" il testo, in molti pensano che l'intervento possa essere stato scritto dallo stesso presidente Vladimir Putin.

vladimir putin

O perlomeno nel testo ci sono numerosissime frasi e parole dette dallo stesso numero uno russo in questi ultimi mesi e che potrebbero non soltanto aver "ispirato" l'autore.

Quello che doveva accadere secondo Putin

Ma non solo. In queste ultimissime ore, sta prendendo corpo un'altra ipotesi piuttosto curiosa e che comunque fa pensare.

Perché l'errore dell'agenzia di stampa statale russa c'è stato, ma, ironia del destino, allo stesso giorno, allo stesso orario, anche il canale Tv Sputnik e il suo sito web hanno dato, nelle stesse modalità e con gli stessi toni celebrativi e trionfalistici, la notizia.

Ansia di dare la notizia praticamente in contemporanea con l'agenzia? Difficile pensarlo, dal momento che il materiale utilizzato era praticamente identico.

Il giorno della vittoria, mistero "risolto"

Più facile pensare, come ritengono molti osservatori internazionali, che Mosca contasse di chiudere la "partita" dell'invasione dell'Ucraina in due giorni, appunto in pratica da giovedì (giorno dell'attacco) a sabato 26 febbraio.

In molti ormai pensano che quel materiale fosse stato destinato a tutti gli organi di informazione (radio, Tv e web) per un messaggio a reti unificate alla nazione.

Ironia del destino, qualche settimana fa la Cia aveva invece indicato la data dell'attacco russo.

"La fine del dominio occidentale, un nuovo ordine mondiale"

Quel che è certo è che i passaggi dell'intervento davvero lasciano trasparire l'idea del "sogno" del ritorno della "Grande Russia" o dell'Unione Sovietica.

Si legge infatti in alcuni passaggi:

"Davvero l'Europa poteva pensare che avremmo rinunciato a Kiev? Finalmente la diaspora del popolo russo è finita, l'Ucraina è tornata in Russia. Cosa ci aspetta ora? Un nuovo ordine mondiale. Il dominio dell'Occidente è oramai finito".

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