International photo awards

La foto simbolo della tragedia siriana: padre e figlio senza arti

E ora si spera che questa popolarità inaspettata dia al piccolo Mustafà la speranza di avere, finalmente, le sue protesi.

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Il dramma intraducibile della Siria cristallizzato in uno scatto. Una di quelle foto che possono infondere più consapevolezza rispetto a un aresenale di dati e dossier. Questa foto scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan ha vinto il Siena international photo awards (Sipa) 2021 e ha catturato l’attenzione internazionale. Soggetto: un padre che alza al cielo il suo bambino, tutto normale detta così. L'uomo è mutilato, mentre il piccolo è totalmente senza arti: si guardano e sorridono.


Padre e figlio mutilati: lo scatto del dramma siriano

Sorridono, questo è il dettaglio che salta all'occhio. Mustafa, così si chiama il bambino siriano di 5 anni nato senza braccia e gambe, viene immortalato mentre il padre, mutilato di una gamba, lo solleva.

“Abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore”, ha detto al Washington Post la signora Zeinab, madre del piccolo. La malformazione del figlio è conseguenza dell’assunzione di farmaci da parte della madre, colpita da gas nervino.

A commentare lo scatto, che ha vinto il Siena international photo awards 2021, anche Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia:

“È doloroso dover ancora una volta commentare una foto su una tragedia che non è finita: la guerra in Siria. Quello scatto sta facendo il giro del mondo, ma speriamo di non trovarci di fronte all’ennesima prova di indignazione a intermittenza. Come quella drammatica di Aylan, speriamo che questa foto svegli le coscienze dei leader mondiali. Il dramma nel dramma sono i bambini con gravi disabilità, che rappresentano la parte più debole nei conflitti”.

Genesi dello scatto

"Ho scattato la foto ad aprile di quest'anno  nella provincia turca dell'Hatay, al confine siriano, in cui vivo e dove hanno trovato rifugio tantissimi rifugiati siriani. Il giorno dello scatto una equipe medica era venuta nella zona per visitare il piccolo Mustafa ed è stato un momento di gioia" ha spiegato l'autore dello scatto.

Il fotografo ha poi raccontato la genesi del suo scatto:

"Il padre si chiama Munzer El Mezhel, nel 2006 si trovava nel mercato di Idlib con la moglie incinta, quando una bomba scagliata da un aereo del regime di Damasco è esplosa poco lontano. Lui ha perso la gamba, la moglie si è salvata e anche il bambino, Mustafa, ma purtroppo è nato privo di tutti e 4 gli arti". La famiglia dopo l'esplosione è giunta in Turchia in ambulanza dove ha ricevuto le cure, spiega Aslan, che ha poi ha denunciato: "Purtroppo in Turchia non sono reperibili le necessarie protesi elettroniche, costose e disponibili solo in Europa, spero che con questo premio si possa aiutare Mustafa, che è ora impossibilitato a compiere qualsiasi movimento".

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