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Israele attacca l'Iran "minaccia nucleare". Trump: "Io non c'entro"

Feriti anche il capo dei Pasdaran e il consigliere di Khamenei, che promette una "risposta severa"

Israele attacca l'Iran "minaccia nucleare". Trump: "Io non c'entro"
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Nelle ultime ore, il Medio Oriente è precipitato in una nuova e pericolosa fase di tensione internazionale. Israele ha lanciato un'imponente offensiva militare contro l’Iran, denominata Operazione Rising Lion, in risposta a quella che il governo israeliano ha definito una minaccia esistenziale imminente da parte del regime di Teheran. L’azione, senza precedenti per portata e obiettivi, ha già causato numerose vittime e sollevato timori di un conflitto su vasta scala.

Israele attacca l'Iran "minaccia nucleare". Trump: "Io non c'entro"
Attacco a Teheran

Con la morte di alti comandanti iraniani e il rischio crescente di una guerra nucleare, il mondo assiste a un’escalation potenzialmente molto pericolosa.

Netanyahu: “Una minaccia esistenziale, l’Iran va fermato”

In un discorso televisivo trasmesso in tutto il paese, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l’inizio dell’operazione con toni durissimi:

“Pochi istanti fa, Israele ha lanciato l'Operazione Rising Lion, una campagna militare mirata per eliminare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione durerà tutto il tempo necessario per rimuovere il pericolo”.

Netanyahu ha ribadito l’accusa, ormai storica, nei confronti del governo iraniano di voler distruggere lo Stato di Israele e ha sottolineato i rischi legati al programma nucleare di Teheran:

“Se non fermato, l'Iran è in grado di produrre un’arma nucleare. È un pericolo chiaro e attuale per la nostra esistenza”.

Israele attacca l'Iran "minaccia nucleare". Trump: "Io non c'entro"
Attacco a Teheran

L’attacco: 200 jet israeliani, oltre 100 obiettivi colpiti

Un portavoce dell’esercito israeliano ha fornito i primi dettagli dell’offensiva. Circa 200 caccia dell’aeronautica militare hanno partecipato all’attacco notturno, colpendo più di 100 obiettivi strategici in territorio iraniano. L’operazione ha incluso incursioni nelle vicinanze di Teheran e in altre città chiave.

La risposta iraniana è stata immediata: oltre 100 droni sono stati lanciati contro Israele, in una controffensiva ancora in corso, con le forze israeliane impegnate a neutralizzare le minacce.

Morti eccellenti a Teheran

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Israele attacca l'Iran

Secondo quanto riferito dai media di Stato iraniani e dall’agenzia IRNA, gli attacchi israeliani hanno provocato la morte di almeno cinque persone e il ferimento di cinquanta, principalmente nei quartieri di Narmak, a Teheran.

Il bilancio riguarda le figure di spicco uccise nei raid. Fra le vittime confermate figura Mohammad Bagheri, capo di stato maggiore delle forze armate iraniane. A perdere la vita anche Hossein Salami, comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), e Ali Shamkhani, consigliere politico della Guida Suprema Ali Khamenei, deceduto in seguito alle gravi ferite riportate nella sua abitazione.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha comunicato che, nonostante i bombardamenti, non sono stati registrati aumenti anomali nei livelli di radiazione presso il sito nucleare di Natanz, uno dei centri nevralgici del programma nucleare iraniano.

IDF: “L’Iran è vicino al punto di non ritorno”

In un messaggio pubblicato sull’account ufficiale Telegram delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), l’esercito israeliano ha motivato l’attacco con prove raccolte dai servizi di intelligence:

“Il regime iraniano si avvicina rapidamente al punto di non ritorno nella costruzione di un’arma nucleare”.

Il messaggio descrive un programma avanzato e decentralizzato, con impianti sotterranei fortificati e una produzione accelerata di uranio arricchito:

“Il mondo ha provato ogni via diplomatica. Ora Israele non ha più alternative: abbiamo il dovere di difendere i nostri cittadini”.

Il ministro della Difesa Israel Katz ha decretato lo stato di emergenza speciale su tutto il territorio nazionale, dichiarando che l’attacco era diventato inevitabile. Anche il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, ha giustificato l’operazione come un atto necessario:

“Abbiamo raggiunto il punto di non ritorno. Si tratta di un’azione fatale per fermare una minaccia esistenziale. Non possiamo più aspettare”.

L’Iran: “Pagheranno un prezzo amaro”

La reazione iraniana non si è fatta attendere. La Guida Suprema, ayatollah Ali Khamenei, ha lanciato un messaggio duro al regime israeliano:

“Con questo crimine, il regime sionista si è preparato un destino amaro e doloroso, e senza dubbio lo subirà”.

Il Ministero degli Esteri iraniano ha denunciato l’attacco come una violazione della sovranità nazionale, dichiarando che l’Iran risponderà con tutta la propria forza.

“Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite. La risposta sarà legittima e proporzionata”.

Secondo l’agenzia IRNA, diverse vittime civili, tra cui donne e bambini, sono state uccise nel crollo di edifici residenziali a Teheran.

Reazioni internazionali: Trump, Tajani e Meloni

Negli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha convocato d’urgenza il Consiglio di Sicurezza Nazionale per affrontare la crisi. In una dichiarazione a Fox News, Trump ha ribadito la sua linea:

“L’Iran non può avere una bomba nucleare. Sapevo che Israele avrebbe agito. Ora dobbiamo lavorare per riportare le parti al tavolo”.

Il tycoon - che asserisce di essere stato messo al corrente degli attacchi israeliani, ma che gli Usa non sono coinvolti - chiede a Israele di non attaccare l'Iran perché è vicino a un accordo con Teheran sul programma nucleare.

"Siamo abbastanza vicini a un buon accordo - ha detto il presidente Usa parlando con i giornalisti alla Casa Bianca - non voglio che attacchino, perché credo che lo farebbero saltare"

Il segretario di Stato Marco Rubio ha specificato che gli Stati Uniti non hanno partecipato all’attacco:

“Israele ha agito in autonomia. La nostra priorità è proteggere le forze americane nella regione. L’Iran non deve prendere di mira personale o strutture statunitensi”.

Intanto il Dipartimento di Stato americano ha emesso un avviso di sicurezza per i cittadini statunitensi in Medioriente e nel Nord Africa, citando "l'aumento delle tensioni regionali". Nel testo si consiglia ai cittadini statunitensi di esercitare "maggiore cautela" in tutte le regioni.

Dal fronte europeo, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha lanciato un appello al dialogo:

“Solo la diplomazia può risolvere questa crisi. Le azioni e le reazioni rischiano di far esplodere la situazione nell’intera regione”.

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Tweet Tajani

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato una riunione d’emergenza in videoconferenza con i ministri chiave e l’intelligence per monitorare da vicino gli sviluppi.

Commenti
Cesare

Pensiamo che siamo stufi di questa storia ormai secolare che nuoce al mondo intero. Cancelliamo il medio oriente dalle cartine geografiche per sempre tanto sono condannati in eterno. Possibile che il mondo sia condizionato da questi che vivono ancora allo stato della pietra.

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