Israele annuncia "pausa tattica" in tre zone di Gaza
Dalle 10 alle 20 in zone in cui l'Idf non è attivo. Aperti anche corridoi umanitari

L'esercito israeliano ha annunciato una "pausa tattica" nelle operazioni militari in alcune parti di Gaza. L'Idf interromperà le operazioni a Muwasi, Deir al-Balah e Gaza City dalle 10 alle 20 a partire da domenica 27 luglio 2025. In un comunicato, ha anche annunciato che dovrebbero essere creati dei corridoi umanitari per aiutare le agenzie a distribuire cibo e beni di prima necessità alla popolazione civile.
La "pausa tattica" di Israele a Gaza
"In conformità con le direttive del livello politico e come parte dello sforzo continuo delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) per aumentare la quantità di aiuti umanitari che entrano a Gaza, avrà luogo una pausa tattica locale delle attività militari a scopo umanitario dalle 10 alle 20, a partire da oggi (domenica)", spiega l'esercito israeliano in una nota.
La pausa inizierà nelle aree in cui l’Idf non sta operando: Al-Mawasi, Deir al-Balah e Gaza City, ogni giorno fino a nuovo avviso.
Inoltre, saranno attive permanentemente rotte sicure designate dalle 6 alle 23 per consentire il passaggio dei convogli delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie che consegnano e distribuiscono cibo e medicine alla popolazione in tutta Gaza.
"Le Idf continueranno a sostenere gli sforzi umanitari parallelamente alle manovre e alle operazioni offensive contro le organizzazioni terroristiche a Gaza, al fine di proteggere i civili israeliani. Le Idf sono pronte ad ampliare la portata di questa attività secondo le necessità".
Intanto camion di aiuti umanitari hanno iniziato a muoversi dall'Egitto verso la Striscia di Gaza.

Herzog: "Inaccettabile non arrivino gli aiuti"
Il presidente israeliano Isaac Herzog è intervenuto chiedendo di vigilare che gli aiuti inviati arrivino a destinazione
"In coordinamento con i partner internazionali, Israele sta facendo tutto il possibile per migliorare il flusso di rifornimenti vitali attraverso corridoi designati, lanci aerei e zone umanitarie ampliate".
"Chiedo alle agenzie delle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali di fare la loro parte e garantire che gli aiuti raggiungano senza indugio chi ne ha bisogno, come Israele chiede da tempo".
"E' inaccettabile che gli aiuti consegnati a Gaza non vengano distribuiti o siano dirottati da Hamas, nonostante accusino falsamente Israele di bloccarli".
La telefonata a Tajani
Ad anticipare la questione era stato il ministro degli Esteri di Israele Gideon Sa'ar in una telefonata al ministro degli Esteri Antonio Tajani che a sua volta ha confermato che "il Governo italiano ha fiducia che Israele continui a lavorare con i mediatori per un cessate il fuoco definivo che permetta la liberazione degli ostaggi israeliani, l'interruzione definitiva degli attacchi militari che coinvolgono la popolazione civile e la ripresa di un negoziato politico complessivo".