CASO TREMENDO

Iran, la Lega interroga Ue su morte Amini: "Violenze inaccettabili, Europa alzi la voce"

Interrogazione del Capo delegazione Marco Campomenosi alla Commissione Europea: "Ennesimo caso di soprusi e violazioni di diritti"

Iran, la Lega interroga Ue su morte Amini: "Violenze inaccettabili, Europa alzi la voce"
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Iran, la Lega interroga L'Unione Europea sulla morte di Mahsa Amini, la giovane 22enne il cui caso è in queste ore diventato di dominio pubblico:

"Violenze inaccettabili, Europa alzi la voce".

Come ormai tristemente noto, la giovane era stata arrestata perché non portava il velo in modo "appropriato" ed è poi morta deceduta tre giorni dopo in ospedale a causa delle percosse ricevute dagli agenti.

Caso Amini, la Lega interroga l'Unione europea

Ecco allora che in queste ore attraverso il capo delegazione Marco Campomenosi, la Lega ha presentato un'interrogazione urgente a Bruxelles affinché venga fatta piena luce su questa vicenda e venga riportato d'attualità il tema della tutela sulle donne.

Marco Campomenosi

Un concetto ribadito a chiare lettere dall'europarlamentare leghista, con un duro attacco al ministro Luigi Di Maio:

"Siamo sconvolti e sgomenti dalle notizie provenienti dall’Iran, dove negli ultimi giorni la 22enne Mahsa Amini, dopo essere arrestata dalle autorità per aver indossato male il velo, ha perso la vita a causa delle percosse da parte della polizia. Un caso che ha provocato grandi proteste in Iran contro le assurde leggi del Paese e i metodi delle forze di polizia, nel disinteresse generale dell’Occidente e in particolare dell’Italia, dove il Ministro degli Esteri appare essere più impegnato a farsi sollevare in aria nelle pizzerie".

E ancora la sollecitazione all'intervento degli Stati membri:

"L’Europa non può restare indifferente di fronte all’ennesimo sopruso da parte del sanguinario regime di Teheran, l’ennesima violazione di diritti umani, l’ennesimo caso di feroci violenze contro cittadini innocenti".

Una morte assurda, chi era la vittima

Mahsa Amini, 22 anni, originaria della regione nord-occidentale del Kurdistan, fu arrestata la settimana scorsa mentre era in visita alla sua famiglia a Teheran.

È morta venerdì in ospedale dopo tre giorni di coma.  "Per cause naturali", secondo le autorità iraniane, ma in base alle informazioni trasmesse dall'Alta Commissione dell'Onu, la giovane sarebbe stata duramente picchiata alla testa e poi sbattuta contro un veicolo.

L'iniziativa della Lega

Ecco dunque che la Lega ha presentato dai banchi di Bruxelles un'interrogazione urgente per smuovere non solo l'opinione pubblica, ma anche le Istituzioni.

Come sottolineato appunto da Campomenosi:

"Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per sapere cosa intendano fare le istituzioni Ue per fermare il regime degli ayatollah dal perpetrare atti di violenza contro i propri stessi cittadini, e per proteggere tutte quelle donne coraggiose che stanno protestando in questi giorni contro le imposizioni liberticide del regime iraniano. Chiediamo una risposta forte, perché casi come quello di Amini non si verifichino mai più".

Le proteste in Iran: ci sono altre vittime

La vicenda del resto ha scosso tutto l'Iran e ci sarebbero state almeno due vittime nelle repressioni alle manifestazioni di protesta (qualcuno addirittura dice cinque).

Una situazione che è monitorata con attenzione e preoccupazione anche dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

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