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Iran, conto alla rovescia sul nucleare: entro fine agosto scadenza fissata da Usa, Regno Unito, Francia e Germania

Rubio ha discusso la questione anche con il ministro degli Esteri italiano Tajani: "Iran non potrà mai sviluppare o acquisire arma nucleare"

Iran, conto alla rovescia sul nucleare: entro fine agosto scadenza fissata da Usa, Regno Unito, Francia e Germania
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Il tempo stringe per l’Iran. Gli Stati Uniti, insieme a Regno Unito, Francia e Germania, hanno stabilito la fine di agosto come termine ultimo per raggiungere un accordo sul programma nucleare iraniano. Una scadenza cruciale, che potrebbe riaccendere lo scontro diplomatico con Teheran e portare a nuove sanzioni internazionali.

La notizia è stata riportata da Axios, che cita tre fonti informate sui colloqui: il Segretario di Stato americano Marco Rubio e i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito avrebbero concordato in una telefonata tenutasi ieri di fissare la deadline. In caso di mancato accordo, scatterà il temuto meccanismo di “snapback”, che prevede la reintroduzione automatica di tutte le sanzioni ONU sospese nell’ambito dell’accordo del 2015 (JCPOA).

In un post pubblicato su X, Marco Rubio ha dichiarato di aver discusso la questione iraniana anche con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

“Abbiamo concordato – ha scritto Rubio – che l’Iran non potrà mai sviluppare o acquisire un’arma nucleare”.

Il meccanismo dello "snapback"

Il processo di attivazione dello snapback richiede 30 giorni e gli alleati europei puntano a completarlo prima di ottobre, mese in cui la Russia assumerà la presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Una scelta che evidenzia la volontà di evitare eventuali ostacoli o veti geopolitici.

Per le potenze occidentali, lo snapback rappresenta sia uno strumento di pressione diplomatica, utile a spingere Teheran verso un’intesa, sia un piano di riserva nel caso in cui la diplomazia fallisse. Secondo le fonti, l’obiettivo condiviso è quello di bloccare in modo verificabile lo sviluppo nucleare dell’Iran, evitando l’eventuale costruzione di un’arma atomica.

La minaccia di Teheran: "Pronti a uscire dal TNP"

La risposta iraniana non si è fatta attendere. Le autorità di Teheran hanno dichiarato che non esiste alcuna base giuridica per riattivare le sanzioni, e hanno minacciato di ritirarsi dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP), un atto che segnerebbe un’escalation grave e pericolosa nella crisi regionale.

Il messaggio è chiaro: se l’Occidente aumenterà la pressione, l’Iran è pronto a rispondere con decisioni radicali. Il timore è che un simile passo possa aprire scenari ancora più instabili nel già fragile equilibrio del Medio Oriente. Da mesi si susseguono trattative, scambi indiretti e messaggi pubblici tra Teheran e le capitali occidentali, ma nessun accordo concreto è stato raggiunto finora.