Guerra a Gaza

Ira di Israele per la liberazione di tre ostaggi dopo ore (e dopo il rilascio "show" della soldatessa)

Intanto continuano gli attacchi contro obiettivi di Hezbollah in Libano

Ira di Israele per la liberazione di tre ostaggi dopo ore (e dopo il rilascio "show" della soldatessa)
Pubblicato:

Tre ostaggi israeliani e cinque thailandesi, rapiti da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese il 7 ottobre 2023, sono tornati in libertà dopo 482 giorni di prigionia a Gaza, nelle score ore. Ira di Benyamin Netanyahu per lo "show" inscenato dai miliziani palestinesi durante le operazioni.

Liberazione ostaggi

La liberazione show di Hamas

I rapimenti si sono conclusi con la consegna degli ostaggi alla Croce Rossa, ma la liberazione non è stata priva di tensioni e polemiche.

Fra i cittadini israeliani liberati vi sono Agam Berger, una giovane soldatessa osservatrice dell'Idf di 20 anni, che era l'ultima militare rimasta nelle mani dei sequestratori, la 29enne civile Arbel Yehud e Gadi Moses, un uomo di 80 anni. Con il loro ritorno, il numero totale di ostaggi israeliani rilasciati nell'ambito dell'accordo firmato a Doha sale a dieci su trentatré.

Gaza: oggi tornano a casa tre ostaggi israeliani e cinque lavoratori tailandesi, in cambio liberati 100 prigionieri
Liberazione Agam Berger

Parallelamente, i cittadini thailandesi Pongsak Thenna, Sathian Suwannakham, Watchara Sriaoun, Bannawat Seathao e Surasak Lamnau sono stati liberati grazie a un'intesa separata tra il governo di Bangkok e Hamas, consentendo loro di lasciare finalmente la Striscia di Gaza.

La consegna degli ostaggi alla Croce Rossa è iniziata il 30 gennaio 2025 nella località di Jabalya, nel nord di Gaza. Per la liberazione della soldatessa Agam Berger, i miliziani hanno allestito un palco in uno scenario di macerie e distruzione, con edifici sventrati dai bombardamenti e travi pericolanti. Tra bandiere palestinesi e musica ad alto volume, la giovane è stata condotta sul palco da uomini di Hamas in divisa nuova di zecca, con il volto coperto e armi in pugno. Le hanno consegnato un certificato di liberazione incorniciato e le hanno chiesto di salutare e sorridere davanti alle telecamere. Dopo pochi minuti, è stata rapidamente trasferita ai mezzi della Croce Rossa per il rientro in Israele.

La liberazione degli altri ostaggi non è stata altrettanto ordinata.

Caos e tensioni a Khan Younis

Il rilascio di Arbel Yehud, Gadi Moses e dei cittadini thailandesi è avvenuto più tardi, dopo ore, a Khan Younis, vicino alle rovine della casa di Yahya Sinwar, leader di Hamas ucciso dall'Idf nell'ottobre 2023. Anche questa località, per la prima volta, è stata teatro della consegna di ostaggi. La situazione è degenerata rapidamente: la folla si è accalcata attorno ai veicoli della Croce Rossa e dei miliziani, creando momenti di forte tensione. La calca ha circondato i SUV che trasportavano i prigionieri, premendo sui mezzi e tentando di scattare foto e video. In un clima di caos e urla, le portiere non sono state subito aperte, mentre i miliziani cercavano di disperdere la folla.

Calca a Khan Younis

Le immagini trasmesse in diretta da Al Jazeera e riprese dai media internazionali hanno mostrato scene di estrema confusione e pericolo. Il premier Netanyahu ha definito le riprese "sconvolgenti", sottolineando come dimostrino "l'impensabile crudeltà di Hamas". Ha inoltre chiesto ai mediatori di garantire che episodi simili non si ripetano, assicurando la sicurezza degli ostaggi in futuro.

Netanyahu
Benjamin Netanyahu

La crisi resta aperta e la tregua sempre più fragile.

Continuano gli attacchi in Libano

Intanto, durante la notte, i jet da combattimento israeliani hanno effettuato una serie di attacchi aerei su obiettivi di Hezbollah nella valle della Beqaa nel Libano orientale.

L’Idf afferma che questi obiettivi, che “rappresentavano una minaccia per il fronte interno e le truppe israeliane”, includono una struttura militare con un sito di produzione di armi sotterraneo e infrastrutture ai valichi di frontiera tra Siria e Libano che il gruppo terroristico utilizzava per contrabbandare armi. Gli attacchi sono stati effettuati dopo che Hezbollah ha lanciato ieri un drone di sorveglianza contro Israele, che secondo l’esercito è stato intercettato.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali