Incontro Usa-Russia in Arabia o Emirati per evitare il mandato d'arresto dell'Aja contro Putin
Intanto nella nova Siria la Turchia combatte contro i curdi che vogliono un Governo laico e diritti per le donne

Donald Trump procede a spron battuto verso la sua idea di porre fine nel più breve tempo possibile alla guerra in Ucraina. E inizia a lavorare per un incontro con Vladimir Putin. Che potrebbe avvenire in Arabia Saudita o negli Emirati Arabi.
Incontro Usa-Russia in Arabia o Emirati
Al momento non ci sono naturalmente dichiarazioni ufficiali, ma fonti russe - pur negando contatti diretti con gli Usa per preparare una telefonata o un incontro dal vivo tra i due presidenti - hanno fatto trapelare che alti funzionari di Mosca hanno visitato nelle ultime settimane i due Paesi asiatici, presumibilmente per tastare il terreno in vista di un incontro.
Inoltre, le relazioni positive di entrambi i leader di Stato con i governanti di Arabia Saudita ed Emirati Arabi fanno pensare che la scelta possa ricadere proprio su quei Paesi, che peraltro garantirebbero la sicurezza di Putin rispetto al mandato d'arresto per crimini di guerra contro il presidente russo, dato che nessuno dei due Paesi è membro della Corte Penale Internazionale, che ha emesso il mandato di arresto.
Da parte russa potrebbe esserci qualche perplessità viste le relazioni con gli Usa di Arabia e Emirati, ma difficilmente si potrà scegliere un altro luogo, dato che tutti o quasi i Paesi europei sono a vario titolo coinvolti nel conflitto.
Intanto nella nova Siria la Turchia combatte contro i curdi
Intanto in nova Siria la situazione si fa sempre più tesa. Almeno 22 persone, 21 donne e un uomo, sono state uccise in un attentato vicino Manbij, nella Siria settentrionale, dove è esplosa un'autobomba vicino a un autobus.
Si tratta del sesto attentato nella zona da dicembre, quando le fazioni filo-turche hanno colto l'occasione della caduta del regime di Assad per strappare l'area di Manbij alle Forze democratiche siriane. Ma gli attentati e le vittime sono diffusi in tutto il Nord della Siria, dove i curdi cercano di resistere.
Un argomento che sarà affrontato nell'incontro tra il presidente siriano ad interim Ahmed al-Sharaa e il capo di Stato turco, Recep Erdogan.
La presidenza turca ha fatto sapere che "saranno valutate le misure congiunte che i due Paesi dovranno adottare per la ripresa economica, la stabilità sostenibile e la sicurezza in Siria".
Tra queste misure rientra probabilmente l'idea di Erdogan di mettere fine all'attività dei militanti curdi in Siria.
Recentemente, infatti, il presidente turco era stato piuttosto chiaro e minaccioso:
"I curdi devono decidere se deporre le armi o venir sepolti in Siria assieme a quelle stesse armi".