"Il regista palestinese Hamdan Ballal è stato liberato"
Non si fermano gli attacchi di Israele a Gaza, in Siria, Libano e Cisgiordania, il cui piano è ora quello di riconquistare la Striscia. Dall'Egitto nel frattempo arriva una proposta di cessate il fuoco

Hamdan Ballal, regista del documentario "No Other Land", premiato agli Oscar, è stato arrestato dai soldati israeliani dopo essere stato aggredito da un gruppo di coloni in Cisgiordania. L'arresto è stato raccontato su X da Yuval Abraham, co-regista israeliano del documentario, il quale ha poi annunciato che Ballal è stato liberato ed è tornato dalla famiglia.
Nel frattempo, proseguono gli attacchi di Israele a Gaza, in Siria, Libano e Cisgiordania mentre dall'Egitto arriva una proposta di tregua.
"Hamdan Ballal è stato liberato"
"Dopo essere stato ammanettato tutta la notte e picchiato in una base militare, Hamdan Ballal è ora libero e sta per tornare a casa dalla sua famiglia".

Con questo post su X, Yuval Abraham, co-regista israeliano del documentario, ha annunciato la liberazione del regista palestinese Hamdan Ballal. Nella notte di lunedì 24 marzo 2025, Ballal è stato pestato e arrestato, e nel primo pomeriggio di martedì 25 marzo è stato liberato e tornerà dalla sua famiglia.
L'arresto del regista Hamdan Ballal
Secondo il quotidiano Haaretz, Ballal e altre persone sono state ferite nell’attacco di un gruppo di coloni israeliani a Susiya in Cisgiordania - dove il registe abita - ovvero il territorio che secondo la comunità internazionale appartiene ai palestinesi ma che da decenni Israel occupa illegalmente. Il regista, trasportato su un'ambulanza per ricevere cure mediche, è stato prelevato con la forza dai militari e arrestato, senza apparentemente un motivo preciso.
Un testimone ha raccontato che i coloni sono andati a cercare Ballal proprio a casa sua, dove è stato aggredito. No Other Land racconta proprio come gli abitanti di questa zona della Cisgiordania subiscano da quarant’anni violenze di ogni tipo da parte di soldati e coloni israeliani.
A group of settlers just lynched Hamdan Ballal, co director of our film no other land. They beat him and he has injuries in his head and stomach, bleeding. Soldiers invaded the ambulance he called, and took him. No sign of him since.
— Yuval Abraham יובל אברהם (@yuval_abraham) March 24, 2025
Yuval Abraham, co-regista israeliano del documentario, ha scritto su X che Ballal è stato "linciato" e presenta gravi ferite alla testa e allo stomaco. Al momento non si conosce la sua esatta ubicazione - si troverebbe in una stazione di polizia - né se stia ricevendo cure adeguate. In un secondo post su X, Abraham ha precisato quanto scritto in precedenza, sottolinenando come con il termine "linciaggio" intendesse "aggredito" e "pestato" e non assassinato.
"Il mio uso di "linciato" è una traduzione errata dall'ebraico (l'inglese non è la mia lingua madre). È ferito e trattenuto in una stazione di polizia in un insediamento. Non hanno ancora lasciato che il suo avvocato gli parlasse, quindi non sappiamo di più", ha scritto Abraham.
The group of armed KKK-like masked settlers that lynched No Other Land director Hamdan Ballal (still missing), caught here on camera. pic.twitter.com/kFGFxSEanY
— Yuval Abraham יובל אברהם (@yuval_abraham) March 24, 2025
Lo stesso co-regista del documentario premio Oscar "No Other Land", poco dopo ha pubblicato su X anche le riprese video della telecamera posta sull'auto in cui si trovava Hamdan Ballal al momento dell'attacco. Abraham ha definito gli aggressori come "un gruppo armato e mascherato stile KKK". Nel video, della durata di una manciata di secondi, si fa appena in tempo a scorgere uno degli aggressori che - a volto coperto - scaglia una pietra sul parabrezza danneggiando anche la stessa telecamera.
Proseguono gli attacchi di Israele
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito due basi militari nella Siria centrale, a Tadmur e T4. "Le Forze di difesa israeliane (Idf) continueranno ad agire per rimuovere qualsiasi minaccia ai cittadini dello Stato ebraico", ha affermato l'esercito. Gli attacchi fanno seguito a un'azione simile avvenuta venerdì, e l'Alta rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, ha avvertito che simili operazioni rischiano di aggravare la situazione nella regione. Secondo Kallas, la Siria non sta attaccando Israele e queste azioni potrebbero aumentare la radicalizzazione.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha denunciato che Israele ha assediato e attaccato quattro ambulanze e dieci operatori sanitari nel sud di Gaza. L'episodio sarebbe avvenuto dopo un bombardamento a Rafah, che ha portato alla perdita di contatti con i soccorritori, il cui destino rimane ignoto.
Nella notte, un'operazione israeliana a Qalqilya, in Cisgiordania, ha portato alla morte di tre persone, tra cui un presunto terrorista. Secondo le Idf, il sospettato era in procinto di compiere un attentato contro cittadini israeliani. Durante il raid, il sospettato ha aperto il fuoco e le forze israeliane hanno risposto con lanciarazzi RPG e droni esplosivi, uccidendo tre persone.
Egitto propone "cessate il fuoco", Israele pianifica di occupare Gaza
L'Egitto ha presentato una nuova proposta per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, prevedendo il rilascio graduale di cinque ostaggi da parte di Hamas e la fornitura di informazioni sugli altri ostaggi, in cambio della cessazione immediata delle ostilità.
Secondo il quotidiano qatariota Al-Araby Al-Jadeed, Hamas sarebbe disposto a rilasciare un ostaggio ogni dieci giorni per una pausa di 50 giorni nei combattimenti, mentre Israele chiede il rilascio di 11 ostaggi vivi. La proposta egiziana si basa su un piano recente degli Stati Uniti, ma Israele non ha ancora espresso una posizione ufficiale.

Secondo il Financial Times invece, Israele ha elaborato un piano per riconquistare la Striscia di Gaza e avviare un'occupazione a lungo termine, con il sostegno dell'estrema destra israeliana. Il piano prevede il richiamo di divisioni militari per sconfiggere Hamas, costringendo 2,2 milioni di abitanti in una "zona umanitaria" lungo la costa. L'esercito israeliano assumerebbe l'amministrazione del territorio.
Il progetto non è ancora stato approvato dal gabinetto di sicurezza ma l'appoggio del presidente Donald Trump, secondo alcuni funzionari, faciliterebbe la sua approvazione poiché si percepisce la possibilità di una vittoria totale di Israele nella guerra.