FASE DUE

Il presidente Usa insiste: "Dopo la guerra, Gaza agli Stati Uniti"

E anche Israele comincia a studiare un Piano per i palestinesi che vogliono spontaneamente lasciare la striscia, mentre Fatah: "Hamas lasci il Governo alla Anp"

Il presidente Usa insiste: "Dopo la guerra, Gaza agli Stati Uniti"
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Donald Trump insiste sulla sua idea di guidare il processo di ricostruzione, assumendo di fatto il controllo di Gaza. Un piano che ha già in cassato un coro di no a livello internazionale, eccezion fatta per Orbán - primo ministro ungherese e leader del partito Fidesz - Unione Civica Ungherese -, Farage - politico leader del Brexit Party - e Israele, per cui uno "sfollamento volontario" dei palestinesi dalla Striscia risulterebbe comunque strategico.

Trump: "La Striscia diventerebbe un complesso residenziale spettacolare"

Il presidente degli Stati Uniti ne ha parlato su "Truth", illustrando il suo progetto.

"La Striscia di Gaza verrebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele alla fine dei combattimenti. I palestinesi, persone come Chuck Schumer (il leader dem del Senato, di fede ebraica, ndr), sarebbero reinsediati in comunità molto più belle e sicure, con case nuove e moderne, all'interno della regione. Avrebbero davvero la possibilità di essere felici, sicuri e liberi", ha scritto, sottolineneando ancora la prospettiva di trasferire altrove gli abitanti di Gaza.

"Gli Stati Uniti, lavorando con grandi squadre di sviluppo urbanistico da tutto il mondo, inizierebbero lentamente e attentamente la costruzione di quello che diventerebbe uno dei più grandi e spettacolari complessi residenziali del suo genere sulla Terra. Non ci sarebbe bisogno di soldati degli Stati Uniti! La stabilità regnerebbe nella regione!!!", ha scritto Trump, affermando il ruolo degli Usa come leader della rinascita edilizia della Striscia, senza la necessità di portare nuove truppe militari nella zona.

 

L'annuncio a sorpresa di Trump

L'annuncio da parte di Trump del suo nuovo piano - svela il The New Tork Times - avrebbe scioccato anche i dirigenti più alti della Casa Bianca e tutto il governo americano. La fattibilità dell'idea è tutta da dimostrare.

Al contrario, Israele, con il ministro della difesa Israel Katz, avrebbe già ordinato all'Idf di preparare un piano per la "partenza volontaria della popolazione di Gaza". Stiamo parlando delle Forze di difesa israeliane, uno degli eserciti meglio addestrati ed equipaggiati al mondo con a disposizione alcune delle armi più sofisticate al mondo, tra cui missili balistici intercontinentali e satelliti spia.

Contro quest'idea si sono schierati i palestinesi, i Paesi arabi e tutta la comunità internazionale, la quale sostiene la soluzione dei due Stati. Un piano che pare essere frutto totalmente della "testa del presidente, in cui c'era poco più che un'idea", ha scritto il quotidiano statunitense The New York Times.

L'uscita del progetto infatti è stata una sorpresa sia per Benjamin Netanyahu, che avrebbe conosciuto l'intenzione di Donald Trump solo poco prima della conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca, che per l'amministrazione americana, visto che non vi sono stati incontri con il Dipartimento di Stato o il Pentagono.

I media si interrogano sul piano di Trump

Perché il presidente Donald Trump ha annunciato il piano di ricostruzione residenziale della Striscia di Gaza?

I media USA nelle scorse ore si sono sforzati di capire le motivazioni di una tale mossa. Il Washington Post in particolare ha formulato quattro ipotesi.

  1. Si parte dall'ipotesi di un tentativo di distrarre l'attenzione dei media da un'altra presa di possesso, quella del governo: tagli, epurazioni, deregulation e la presenza di Elon Musk.
  2. La seconda è che si tratti di un'arma negoziale, per premere su Riad per la normalizzazione delle relazioni con Israele, rinunciare allo Stato palestinese ed erogare fondi per la ricostruzione, minacciando lo sbarco Usa se le due maggiori potenze regionali non trovano un accordo.
  3. C'è poi la "madman theory", la teoria dell'uomo pazzo e imprevedibile che Trump asseconderebbe per ottenere i suoi obiettivi.
  4. Infine, una svolta dall'isolazionismo dell'America First alle ambizioni "imperialiste" come elemento chiave della sua eredità.
Commenti
Cittadino

La Nato ha fatto la guerra alla Serbia che aveva cacciato gli albanesi dal Kossovo. Putin vuole mezza Ucraina, con le buone o con le cattive. Netanyau e Trump vogliono cacciare i palestinesi da Gaza, la loro terra. Nulla di nuovo sotto il sole. Allegria!

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