Il ministro russo Lavrov: "Finalmente ci sentiamo compresi". E Trump accusa Kiev di aver iniziato la guerra
Tajani: "L'importante è che l'Europa si mostri unita quando inizieranno le trattative"
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I colloqui di martedì 18 febbraio 2025 a Riad tra Stati Uniti e Russia hanno segnato un possibile punto di svolta nella diplomazia internazionale riguardante la guerra in Ucraina.
Secondo il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, gli Usa avrebbero mostrato una maggiore comprensione della posizione di Mosca. Nel frattempo, Trump ha attribuito all'Ucraina la responsabilità dell'inizio del conflitto ed è scoppiata la polemica.
Per il russo Lavrov, Trump è l'unico che li capisce
In conferenza stampa, Lavrov ha dichiarato che i colloqui con gli alti funzionari americani sono stati "molto utili" e che c'era "un grande interesse" nel rimuovere le barriere economiche tra i due Paesi. Gli Stati Uniti potrebbero quindi fermare le sanzioni a Putin.
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L'incontro ha rappresentato il primo contatto diretto tra Washington e Mosca dall'inizio della guerra, avvenuta con l'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. Dal fronte statunitense, le dichiarazioni di Trump hanno alimentato il dibattito.
Il presidente Usa: "L'Ucraina ha iniziato la guerra"
Parlando dalla sua residenza di Mar-a-Lago, il presidente Usa ha dichiarato che l'Ucraina avrebbe dovuto concludere il conflitto "tre anni fa" e che "non avrebbe mai dovuto iniziare" la guerra.
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La posizione di Trump sembra suggerire che l'Ucraina avrebbe dovuto essere più disposta a fare concessioni alla Russia prima dell'invasione, un'affermazione destinata a scatenare polemiche.
Il risentimento di Zelensky
L'Ucraina e i Paesi europei non sono stati invitati ai colloqui di martedì a Riad, ma i funzionari statunitensi hanno chiarito che non c'era alcuna intenzione di escluderli dai futuri negoziati di pace.
Il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha sottolineato inoltre che Trump ha parlato anche con il presidente ucraino Zelensky subito dopo aver discusso con Putin la scorsa settimana.
Inoltre, il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e il segretario di Stato Marco Rubio hanno incontrato Zelensky venerdì scorso in Germania per rassicurarlo sull'impegno americano. Ma il presidente ha comunque espresso forte irritazione per essere stato escluso dal tavolo dei negoziati di Riad.
Tajani: "L'UE parteciperà alle trattative"
Di fronte a questa nuova fase diplomatica, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha sottolineato l'importanza di un'Europa coesa nei futuri negoziati.
Dopo una telefonata con i ministri degli Esteri del formato "Quint" (USA, Italia, Regno Unito, Francia e Germania), il vice presidente del Consiglio ha ribadito che l'Europa deve essere parte attiva del dialogo. E che soprattutto deve esserci unità d'intenti.
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"Noi abbiamo inflitto sanzioni alla Russia e non ci possono essere trattative senza che al tavolo ci sia l'argomento delle sanzioni", ha affermato.
Durante la telefonata con i colleghi europei e con l'Alto Rappresentante UE Kaja Kallas, Tajani ha evidenziato che il coinvolgimento dell'Europa nei negoziati sarà fondamentale. Il Segretario di Stato USA Marco Rubio ha poi informato gli alleati europei sull'esito della riunione di Riad con i rappresentanti russi.