Il lato più oscuro di Trump: "Chiuso gruppo di lavoro di Yale che monitorava i bambini ucraini deportati"
Tolti tutti i fondi, cancellato il database dei minorenni rapiti da Mosca nel corso della guerra

Nonostante nella sua telefonata con Volodymyr Zelensky avrebbe promesso di "lavorare per il ritorno in patria dei bambini ucraini deportati", Donald Trump e la sua amministrazione hanno interrotto un'iniziativa finanziata dagli Stati Uniti che documentava presunti crimini di guerra russi, tra cui appunto le deportazioni di massa di bambini ucraini in Russia. (foto copertina tratta dall'articolo: https://www.npr.org/2023/04/24/1171632554/efforts-to-rescue-ukrainian-children-kidnapped-by-russia-are-underway)
Il progetto di Yale ha perso i finanziamenti
Si tratta di un progetto della Yale University che raccoglieva immagini satellitari e dati biometrici per tracciare l'identità e l'ubicazione di circa 35.000 bambini ucraini. Ora, la chiusura del progetto impedirà la trasmissione di prove ai pubblici ministeri, inclusa la Corte penale internazionale (CPI), che aveva emesso un atto di accusa per il presidente russo Vladimir Putin per il "trasferimento illegale" di bambini dalle aree occupate dell'Ucraina alla Russia.
Il Conflict Observatory, guidato dall'Humanitarian Research Lab della Yale University, ha perso i finanziamenti il mese scorso quando il Dipartimento di Stato ha rescisso il contratto, una decisione presa su richiesta di Peter Marocco, nominato da Trump, e del DOGE Service per la razionalizzazione delle spese, guidato da Elon Musk.
La denuncia in una lettera di un gruppo di legislatori
A contestare formalmente al Dipartimento di Stato il taglio ai finanziamenti del programma è stato un gruppo di deputati statunitensi. La preoccupazione principale ora è che l'intero lavoro svolto possa andare perduto. "Abbiamo motivo di credere che i dati del repository siano stati eliminati definitivamente", ha dichiarato il gruppo di legislatori guidato dal deputato Greg Landsman (rappresentante al Congresso dell'Ohio) in una lettera al Segretario di Stato Marco Rubio e al Segretario del Tesoro Scott Bessent resa pubblica dal Washington Post: "Se fosse vero, ciò avrebbe conseguenze devastanti".

Un altro timore è che, se il database venisse trasferito anziché cancellato, il suo contenuto potrebbe essere compromesso, rendendo le prove digitali inammissibili nei tribunali internazionali. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha confermato l'interruzione dei finanziamenti, ma ha evitato di rispondere se i dati siano stati cancellati o compromessi. Anche l'Università di Yale si è limitata a confermare che il finanziamento del progetto è stato "interrotto" ma ha sorvolato sull'integrità del database.
I parlamentari hanno inoltre sottolineato che il database, costato 26 milioni di dollari e tre anni di lavoro, era in fase di condivisione con l'Europol, l'agenzia di polizia dell'Unione Europea. Passaggio fondamentale alle indagini ma ormai compromesso. La denuncia è stata resa pubblica, martedì 18 marzo 2025, proprio nel giorno della telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin. Da ricordare come Volodymyr Zelensky abbia sempre ribadito che qualsiasi accordo di pace deve includere il ritorno a casa dei bambini ucraini scomparsi, così come ha fatto nell'ultimo colloquio telefonico con il tycoon.
Trasferimento illegale di bambini ucraini: mandato di arresto per Putin
Il Conflict Observatory era stato istituito nel maggio 2022 per documentare crimini di guerra russi. Le sue indagini avevano portato alla pubblicazione di 13 rapporti e avevano contribuito a sei incriminazioni della CPI (Corte Penale Internazionale) contro funzionari russi, tra cui Putin. L'ex segretario di Stato Antony Blinken aveva definito l'Osservatorio una risorsa fondamentale per "far luce sulle prove open source dei crimini di guerra perpetrati dalla Russia e di altre atrocità commesse in Ucraina".

Nel 2023, la CPI ha emesso un mandato di arresto per Putin e per Maria Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei minori, ritenendoli responsabili del trasferimento illegale di bambini ucraini. Sebbene la Russia non riconosca la giurisdizione della CPI, il mandato ha comunque limitato la libertà di movimento di Putin nei paesi che collaborano con la Corte e che potrebbero arrestarlo. Il trasferimento forzato di bambini ucraini in Russia è una delle questioni più controverse del conflitto. Nel 2022, Putin ha emanato un decreto che facilita l'adozione di bambini ucraini da parte di famiglie russe. Lvova-Belova stessa ha adottato un bambino ucraino dopo l'invasione su vasta scala.
Mosca sostiene che i bambini vengono trasferiti per proteggerli dalle zone di guerra, spesso inviandoli in campi estivi in Crimea o nelle regioni costiere russe. Tuttavia, l'Ucraina accusa la Russia di un tentativo di cancellare l'identità ucraina dei bambini e di indottrinarli con ideologie russe. Il database dell'Osservatorio conteneva informazioni cruciali, tra cui dossier dettagliati, foto e nomi dei bambini deportati. I ricercatori temono che la perdita di questi dati possa ostacolare seriamente il rimpatrio dei minori ucraini.